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Il premier del Partito Democratico in Umbria ci è venuto già due volte: a Perugia e Spello. In nessuna delle due occasioni ha mai incontrato un vertice, una piccola o media cooperativa umbra. Una formula che dà da lavorare nella nostra terra a moltissimi giovani e a molte famiglie. Basti pensare ai servizi sociali, all'agricoltura e al colosso Coop Centro Italia con sede a Castiglion del Lago. Evitare le cooperative perchè sanno di vecchio oppure per paura di qualche attacco all'interno del proprio movimento, sempre più centrista e meno di centro-sinitra? Stefano Vinti, capogruppo del Prc ed esponente de la Sinista-L'Arcobaleno ha parlano "di un ulteriore sgarbo a danno della storia de la sinistra e dei lavoratori che per superare l'oblio imposto dalle classe riche, seppure con la cooperativa dimostrare il proprio valore, entrare nel mercato e rispettare l'etica dei consumatori e dei clienti". La stessa rabbia delle cooperative umbre è stata espressa ogni in Emilia Romagna: (di seguito l'articolo) Il tour elettorale di Veltroni arriva in Emilia-Romagna e in terra di coop dal presidente di Confcooperative Luigi Marino arriva nei confronti del leader dl Pd un durissimo attacco: "Veltroni ci tratta da appestati da tenere lontani nei momenti ufficiali". "L'impressione è quella di un leader che allontana tutto quello che può costituire un problema. Un approccio che dovrebbe correggere - spiega Marino dalle colonne del Corriere di Bologna -Ignorando la cooperazione, Veltroni avalla la tesi per cui siamo stati attaccati in questi anni. Il risultato è che ci tratta da appestati,da tenere lontani nei momenti ufficiali e magari da recuperare in quelli ufficiosi". Il candidato premier è alla vigilia della visita a Bologna, e a sue due grandi aziende, la Ducati Motor e l'Ima, ma non si fermerà in nessuna Cooperativa, una scelta che a Marino non piace, nonostante il Pd in Emilia-Romagna abbia candidato la vicepresidente di Legacoop Rita Ghedini, una candidatura che secondo il numero uno di Confcooperative è stata "quasi tenuta nascosta. Sangalli invece è stato molto pubblicizzato. E poi un tempo - conclude Marino - venivano candidati personaggi di primo piano. Quella di Ghedini sembra quasi una scelta fatta per non fare troppo rumore". Condividi