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di Emiliano Pampanelli* Abbiamo appreso dal Giornale dell’ Umbria di oggi, del documento dell’ ANP (associazione nazionale presidi), che vieterebbe l’occupazione delle scuole e qualsiasi forma di manifestazione all’interno degli istituti. La minaccia, che anche alcuni Presidi irresponsabili del perugino stanno portando avanti nei confronti degli studenti, del 5 in condotta in caso di proteste all’interno degli Istituti e addirittura l’intervento delle forze dell’ordine, ci lascia scandalizzati e inorriditi rispetto alla trasformazione della scuola italiana in una istituzione intollerante e reazionaria. Non solo, svela la vera essenza della riforma Gelmini, che oltre la mannaia dei tagli a scapito solo della scuola pubblica (nemmeno un centesimo tolto alla scuola privata, leggi CEI), inserisce l’istituto del voto in condotta con una logica della “disciplina” in senso antidemocratico e intimidatorio: un Governo che soffoca il dibattito e le giuste critiche con la repressione e gli arresti, come avvenuto la settimana scorsa a Milano. La scuola, negli ultimi anni, ha subito riforme che gli hanno fato perdere quel ruolo determinante che ha sempre avuto nella società italiana, rendendola un contenitore culturale vuoto, svendendola così al mercato e alle aziende. Un processo di privatizzazione dei saperi testimoniato dall’atteggiamento del ministro Gelmini e del suo “mentore” Tremonti che guardano alla scuola come un peso per le casse dello Stato e non certo una risorsa: diminuiscono i fondi, la situazione dei lavoratori precari è sempre più drammatica, ma tutto ciò sembra non interessare ai Presidi. Il gruppo comunale di Rifondazione Comunista ha presentato nella seduta del Consiglio Comunale del 23 novembre un ordine del giorno con oggetto la riforma della scuola e le ricadute di questa sul nostro territorio: nonostante l’opposizione del gruppo del PdL, il Consiglio Comunale di Perugia ha approvato il documento stabilendo che la riforma è anche “affare” della città per le ricadute negative che avrà negli istituti scolastici perugini. Saremo sempre al fianco degli studenti e dei precari ai quali non faremo mai mancare il nostro sostegno nella giusta lotta contro il Governo Berlusconi e il ministro Gelmini e il loro progetto di privatizzazione dei saperi. *Capogruppo Prc a Perugia Condividi