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di Stefano Vinti Abbiamo chiesto ed ottenuto il ritorno in commissione del Piano di tutele delle acque perchè un atto di questa rilevanza, che attraversa una vicenda che ha visto la magistratura costretta ad emettere circa un centinaio di avvisi di garanzia ed oltre una decina di arresti a Bettona, che vede una crisi ambientale a Marsciano, non può essere trattato come un atto normale. Il fatto che la Giunta regionale abbia apportato ulteriori modifiche al Piano, dopo una settimana intensa di consultazioni con alcune categorie senza sentire il dovere di aprire il confronto con i comitati dei cittadini che difendono i diritti dell’ambiente di Bettona e Marsciano, ci è sembrato inopportuno. Infatti le ulteriori modifiche che si vogliono apportare non aiutano ad intraprendere la svolta radicale che la crisi ambientale richiede. La decisione adottata dal Consiglio Regionale di un ulteriore approfondimento su diversi aspetti, ci sembra giusta e saggia. La riunione della maggioranza consiliare svolta in mattinata ha portato a delle decisioni che Rifondazione giudica positivamente. La richiesta del Gruppo di Rifondazione Comunista di introdurre una norma chiara e inequivocabile, che consenta agli allevatori di non essere costretti a conferire sugli impianti consortili di depurazione esistenti, la Codep di Bettona e la Sia di Marsciano, apre nuove ed innovative possibilità ed allude ad un possibile cambio di rotta nella gestione della depurazione sul territorio. Se agli intenti dichiarati della Giunta regionale seguiranno fatti, Rifondazione ne prenderà atto positivamente. Condividi