Il reddito sociale non piace all’Udc, ma è già apprezzato da disoccupati e precari della nostra regione

Sulla rubrica “La polemica” del Giornale dell’Umbria di ieri, apprendo, non certo con sorpresa, che per la commissaria regionale dell’Udc Sandra Monicelli la proposta di legge presentata da Rifondazione comunista sul reddito sociale non sarebbe una misura urgente da adottare contro la crisi. Intanto vorrei ricordare alla commissaria che in Italia c'è una profonda anomalia rispetto agli altri paesi europei, dove il reddito sociale è già garantito ed anche in misura adeguata. Una anomalia che il nostro paese condivide con la Grecia. Inoltre è bene ricordare che la nostra proposta rappresenta una misura che, visti i ritardi dell’attivazione della cassa integrazione e l’inadeguatezza degli strumenti con i quali il governo è intervenuto e si accinge ad intervenire con la finanziaria proposta, può dare risposte concrete a quanti in Umbria stanno pagando ingiustamente i costi sociali ed economici dell’attuale crisi: lavoratori, pensionati, artigiani, studenti, precari e disoccupati. Infine, aspettiamo con ansia le risultanze dei seminari dell’Udc per definire le proposte programmatiche per l’Umbria, certi che non si discosteranno poi tanto da quelle caratteristiche del neoliberismo caritatevole. Stefano Vinti Presidente gruppo regionale Prc Umbria