di Nicola Bossi
Paolo Ferrero, ospite a Spoleto per il convegno sull'economia promosso dal circolo Prc di Spoleto Maura Coltorti, ha ribadito che la crisi non solo non è passata, ma viene utilizzata dal tandem Berlusconi-Tremonti per dividere, alimentare nuovi odi tra i lavoratori ed infine distruggere il sindacato. Per Ferrero l’obiettivo resta quello di privare i cittadini e i lavoratori degli strumenti che consentano loro di farsi sentire, per rivendicare i diritti conquistati negli anni passati.
“Questo governo – spiega sempre Ferrero – non fa nulla per uscire dalla crisi internazionale. E questo non perché sono degli incapaci ma perché gente come Tremonti sa benissimo che uno sforzo in questo senso costerebbe troppi soldi allo Stato. Soldi che si preferisce spendere diversamente, correndo in soccorso di banche e imprenditori, tagliando al contempo i servizi per i comuni cittadini. Quindi ci si affida esclusivamente ad una eventuale ripresa da parte di altri Paesi che ridia un po’ di fiato anche all’export italiano. Si sfrutta la crisi per istituire una sorta di nuovo regime, dove i sindacati non devono scioperare, non devono far sentire la propria voce, ma devono gestire soltanto le elemosine che verranno date ai lavoratori per non far scoppiare il sistema Berlusconi".
Ferrero inoltre ha spiegato alla platea del Prc dell’Umbria – riunito a Spoleto oggi pomeriggio – che si è già perso un milione di posti di lavoro soprattutto tra i giovani, tra i precari, tra le partite Iva. Se rimarrà questo stato di cose, anche il prossimo anno altri 500mila perderanno il proprio lavoro. “L’unica soluzione – ha concluso – è quella di ridistribuire la ricchezza dai grandi capitali ai lavoratori. In questa maniera aumenterà l’offerta che tornerà a far muovere industria, artigianato e servizi”.
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