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Come abbiamo sempre affermato il “lodo Alfano” viola gli articoli 3 e 138 della Costituzione. La Consulta annula o scudo protettivo voluto dal centro-destra per proteggere Berlusconi dai pesanti processi che lo vedono imputato. Il PdL torvo manda a dire che resterà al suo posto e nulla è successo, il Cavaliere Nero attacca tutti: “il 75% dei giornalisti è di sinistra, i comici sono di sinistra, i magistrati sono di sinistra, la Corte è di Sinistra, il Capo dello Stato sapete da che parte sta, queste cose mi fanno un baffo” mentre Bossi si appella al popolo evocando lo spettro di guerre civili. Mentre la crisi economica avanza producendo disoccupazione e drammi familiari mentre la scuola pubblica, sotto i colpi della Gelmini, va a rotoli in favore delle scuole private, mentre si continua a morire sul lavoro, Berlusconi apre uno scontro istituzionale senza precedenti sia per difendere i suoi interessi personali che per rafforzare la deriva populista delle Istituzioni Italiane preambolo della realizzazione definitiva del Piano di Rinascita della P2 di Licio Gelli. Non ha senso che colui che occupa uno dei ruoli più rilevanti del nostro Paese non rispetta i ruoli individuati dalla nostra Costituzione come alte forme di garanzia per la democrazia e la libertà e tenti di piegare le istituzioni democratiche ai suoi interessi. Visto che non riconosciamo più nel Presidente del Consiglio l’autorità morale per guidare il Paese, chiediamo le sue dimissioni e nel fare questo, facciamo appello a tutte le Forze Democratiche perché si uniscano a questa richiesta. Condividi