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Poche le segnalazioni giunte alla Polizia Provinciale di Perugia in occasione della apertura generale della stagione venatoria 2009/2010 e del prelievo di contenimento del cinghiale da parte delle squadre in forma di braccata. Questa volta la caccia si è svolta prevalentemente in zone agresti, lontano dai centri abitati. La pioggia battente del pomeriggio di domenica su tutto il territorio provinciale ha anticipato il termine della giornata venatoria dell’apertura. Secondo quanto rende noto il Corpo di Polizia provinciale, sono stati controllati dagli agenti 206 cacciatori, elevati 6 processi verbali amministrativi e 4 processi verbali di sequestro, relativi al mancato rispetto delle distanze da strade. Inoltre sono stati effettuati 2 sequestri penali, relativamente all’abbattimento di un capriolo, in giorno non consentito e all’omessa custodia di munizioni a bordo di autoveicolo. L’affluenza nel territorio si è registrata concentrata a zone, data la tipicità di questa apertura venatoria che nello stesso giorno, ha segnato l’inizio della caccia al cinghiale, seppure in forma di prelievo di contenimento. Numerose le squadre che hanno effettuato le braccate nelle zone vocate, soprattutto nelle aree interessate da coltivazioni a rischio di danni; invece altre hanno preferito rinviare per permettere ai propri iscritti di cacciare specie diverse dal cinghiale, il giorno dell’apertura, rimandando ai prossimi appuntamenti del 23 e 27 settembre il prelievo di contenimento del suide. Le braccate, in molti casi, hanno avuto risultati lusinghieri, in quanto gli abbattimenti hanno superato la decina di cinghiali. Il carniere dei cacciatori controllati è risultato discreto e prevalentemente formato da lepri e fagiani. La Polizia Provinciale di Perugia ha attuato il controllo nel territorio fino dalle prime luci dell’alba, al fine di prevenire e reprimere il fenomeno del bracconaggio. Condividi