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di Nicola Bossi Alcuni dei più grandi scrittori americani di gialli hanno sferrato un duro attacca al Pm perugino Giuliano Mignini che si sta occupando sia dell'omicidio di Meredith Kercher - per il quale è indagata l'americana Amanda Knox - che per la morte di Francesco Narducci - inchiesta che fu collegata al Mostro di Firenze -. Un attacco registrato sulle pagine de Il Giornale nel fascicolo di oggi della cultura. Scopo dell'articolo era quello di evidenziare come i giallisti americani si siano appassionati ai delitti italiani. Joe Cottonwood, autore del romanzo culto "Le famose patate", spara a zero sul Pm Mignini senza mai fare il suo nome: L'assassinio di Meredith Kercher è uno di quegli specchi che riflettono i pregiudizi degli inquirenti. Non esistono prove chiare e moventi credibili. Tuttavia un pubblico ministero dall'ego sproporzionato insiste nell'incolpare Amanda Knox. In America un caso del genere succederebbe soltanto se si trattasse di una donna di colore". Ma lo scrittore americano su Mignini usa addirittura parole ancora più dure: "Detesto il pubblico ministero che ha il suo uguale in ogni città americana: un prepotente, fighetto e intellettualmente disonesto a cui importa più finire in prima pagina che servire la giustizia". Il grande scrittore Olen Steinhauer - autore del migliore romanzo di spionaggio, il Turista, non scritta dal mago Le Carre - si limita a ribadire che "il caso di Amanda Knox ha evocato forti emozioni nel mio Paese e che domina fortissima la sensazione di ingiustizia". Condividi