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di Nicola Bossi Lamberto Bottini ci prova sapendo che il percorso è lungo e che avrebbe qualche pugno di voti di più, in fatto di tessere, rispetto al candidato della mozione Franceschini Alberto Stramaccioni. Oggi nel corso della sua presentazione c'era lo staff di sempre e anche diversi giovani convinti che l'attuale assessore all'ambiente possa essere l'uomo della svolta riformista che sappia coniugarla con i valori socialdemocratici. Bottini non vuole passare per il cannibale: "se sarò eletto segretario non continuerò a fare l'assessore regionale, c'è troppo da fare per rilanciare il Pd". Niente doppio incarico e così qualcuno incomincia a sperare da novembre di fare l'assessore in caso Pd. Ma l'anima dell'assessore gli resta dentro e così nel suo programma afferma chiaramente che per rilanciare l'umbria "bisogna ripartire dai territori e dal grande patrimonio ambientale che ne caratterizza la sua storia". Turismo, prodotti locali, piccole aziende territoriali e tanto made in Umbria: è questa la ricetta. E per il partito? "Maggiore partecipazione, decisioni collegiali e correnti ridotte al minimo per il bene del Pd. Recuperando il valore della discussione politica ragionando però non da ceto politico ma in mezzo e con i cittadini e gli iscritti, al servizio della società umbra. Lavorando, molto, ogni giorno, perchè questo richiede la politica, insieme a sentimento e passione". Condividi