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Sono 1500 gli agricoltori - fonte Coldiretti Umbria e Marche - che questa mattina hanno preso di mira il Porto di Ancona per protestare contro le truffe alimentari a danno dei prodotti mada in Italy. Le ispezioni alle merci hanno dato ulteriori conferme di quanti prodotti, di dubbia provenienza, raggiungono l'Italia per essere spacciati poi per prodotti tricolori. Secondo coldiretti sono state trovate cisterne di olio greco pronte per essere vendute a grandi aziende umbre (a Spoleto) in Toscana (Firenze) e in Liguria (Genova). Ed ancora: olive greche da spacciare per olive ascolane; anche aglio e funghi cinesi, carciofi peruviani, castagne, ciliegie e fragole turche, carne neozelandese. Tanti prodotti che finiscono anche sulla italianissima pizza alla faccia della qualità Mobilitazione ad Ancona anche per la Coldiretti Umbria, impegnata oggi con tanti agricoltori a “presidiare” il porto di Ancona dove entrano legalmente prodotti agricoli di “dubbia” provenienza destinati, quanto meno, a “confondere” i consumatori, danneggiando i primati qualitativi anche dell’agricoltura umbra. "Anche oggi, con l’iniziativa presso il porto di Ancona - sottolinea Agabiti numero 1 di Coldiretti Umbria - ribadiamo un legittimo diritto affinché la trasparenza, la qualità e la sicurezza, diventino le vere regole da rispettare, con l’estensione dell’etichettatura di origine obbligatoria a tutti gli alimenti, che può contribuire a risolvere anche le speculazioni sui prezzi. È drammaticamente evidente infatti, la gravissima crisi che stanno attraversando le imprese agricole italiane, da quelle del latte, a quelle degli altri comparti, in particolare cerealicolo, delle carni e dell’olio d’oliva" Condividi