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Crisi dell'agricoltura. In Umbria in particolare assistiamo ad un’importazione annuale di latte dall’estero pari a 600.000 quintali, commercializzato spesso senza un’ampia “trasparenza” per i consumatori. Questo accade soprattutto per le lavorazioni dei suoi derivati e per il latte UHT per i quali Coldiretti chiede con forza l’etichettatura di origine obbligatoria. Restando sempre sul nostro territorio - ha continuato Agabiti - sono sotto gli occhi di tutti le distorsioni delle filiere, con i prezzi che moltiplicano per cinque dal campo alla tavola: sui bassi prezzi all’origine pagati agli agricoltori, Coldiretti sta portando avanti da mesi una “battaglia” presso la locale Borsa Merci, dove più di una volta per protesta non ha partecipato alle contrattazioni. Ecco il perché della manifestazione di oggi con centinaia di agricoltori confluiti presso la sede di Ponte San Giovanni, dove non si è svolta la consueta contrattazione del martedì. Intanto da oggi, anche numerosi agricoltori della Coldiretti Umbria, si trovano impegnati nel “presidio” nazionale del Valico del Brennero, dove transita la maggior parte dell’import del latte sterile, delle cagliate congelate e delle polveri di latte, per sapere che “cosa arriva e dove va a finire”. Il presidio al valico del Brennero è stato guidato dal presidente nazionale della Coldiretti Sergio Marini. La Mobilitazione della Coldiretti proseguirà nei prossimi giorni con altre importanti iniziative a livello locale e nazionale, a tutela degli imprenditori agricoli e di tutti i cittadini-consumatori. Condividi