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di NIcola Bossi Una vittoria di popolo. I referendum sulla modifica della legge elettorale, voluta da Segni e compagni, non hanno superato il quorum in Italia. In Umbria, dai dati a disposizione al momento, si attestano vicino al 22 per cento dei votanti. Mancano alcune sezioni per il dato definitivo ma è la dimostrazione che gli Umbri non vogliono avere sulla scheda elettorale due soli grandi partiti che comandano a turno. Il Bipartitismo era questo l'obiettivo del referendum che voleva evitare che si formassero coalizioni e che il premio di maggioranza fosse dato al partito che prendeva più voti. Il Pd e la Pdl avevano detto che sarebbero andati a votare. Hanno perso: sono stati sconfitti. Il Pd con la mania dell'autosufficienza non ha imparato nulla. Si allontana dal popolo della sinistra che per quanto messo male vale sempre 2milioni di elettori (ultime elezioni europee) e da quello del centro (Udc l'alternativo del presunto nuovo centrosinistra) altre 3milioni voti. Il Pdl, perde ma con meno enfasi: La Lega aveva detto no, e solo gli isolati finiani hanno scelto le urne. Non ci sono dati certi per le amministrative in Umbria - ma il dato rischia di essere basso per questi ballottaggi - ma la verità è una sola: 7 elettori su 10 hanno rifiutato le schede del referendum. Non perchè la legge attuale gli piace - va cambiata - ma perchè quella che sarebbe uscita dalle urne - ripeto il bipartitismo - avrebbe bruciato la Carta Costituzionale e le tradizioni politiche dell'Italia e dell'Umbria. Condividi