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di Daniele Bovi "Generale dietro la collina (ma sarebbe meglio dire dentro la cabina) ci sta la preferenza crucca e assassina, e in mezzo al prato c'è una contadina, curva sul tramonto sembra una bambina, di cinquant'anni e cinque figli...". Di anni, Teresa Bellezza ne ha alcuni di meno (una quarantina) e non fa la contadina bensì il medico ed è una delle sorprese di questa tornata elettorale per le comunali di Perugia. Candidata con "Perugia di tutti", ossia la civica a sostegno del candidato di centrodestra Pino Sbrenna, la Bellezza ha totalizzato la bellezza di 266 preferenze. Risultato: siederà nel prossimo Consiglio comunale, sponda opposizione. Tutto ciò sbaragliando la concorrenza del capolista, ossia del generale Augusto Staccioli (che si è fermato ad appena 124 preferenze) e di quelle di Luigi Fressoia (inchiodato a 158) e Antonio Piro, funzionario di alto livello della Croce Rossa che ne ha totalizzate 259. Raccontano ad Umbrialeft le gole profonde della fu Forza Italia, ora Pdl, che nel partito di Berlusconi c'è, per usare un eufemismo, un po' di rammarico per la prestazione di Staccioli. In modo meno elegante, si potrebbe dire che sono proprio incazzati. Un piccolo passo indietro per capire meglio. Erano le 15.30 di lunedì scorso, il giorno dello spoglio, quando Armando Fronduti (eletto poi in Consiglio per il Pdl) nella sala stampa allestita in Regione commentava con i taccuini di Umbrialeft i primi risultati che arrivavano dalle sezioni. Alla domanda su quale, secondo lui, sarebbe stato il risultato della lista civica, Fronduti fece una faccia tutt'altro che soddisfatta, e perfidamente aggiunse: "Certo, se poi Staccioli il week end prima del voto se ne va al mare...". A nulla dunque è servito anche il manifesto, di cui parlò giorni fa Umbrialeft (per leggere clicca qui http://www.umbrialeft.it/node/18954) che il generale appese sui muri della Scuola lingue estere dell'Esercito. Un caso clamoroso di affissione abusiva. E mentre Staccioli dunque, secondo Fronduti, se ne stava al mare, la Bellezza lavorava come una formichina giorno e notte per conquistare consensi. Con una campagna elettorale fatta puntando molto sulle donne e lavorando da sola, in sordina, imbastendo incontri su incontri e riunioni su riunioni, la Bellezza ha staccato così il biglietto che porta al Consiglio. Nessuno, secondo quanto raccolto da Umbrialeft, nel partito puntava su di lei. Tanto che, stando ai rumors e ai si dice da prendere con le pinze, il suo risultato ha creato qualche malumore fra i suoi compagni di lista. Piro, fuori per appena sette preferenze, sembra voler dare battaglia. "Generale, la guerra è finita, il nemico è scappato, è vinto, è battuto, dietro la collina non c'è più nessuno, solo aghi di pino e silenzio e funghi buoni da mangiare, buoni da seccare, da farci il sugo quando è Natale". Condividi