scassellati.jpg
di Nicola Bossi Non sarà come il ballottaggio del 2004 a Gualdo Tadino. Certo i nomi sono gli stessi: Roberto Morroni per la Pdl e Lega e Angelo Scassellati con il centrosinistra. E in mezzo, come cinque anni fa ma con maggiore spessore elettorale, una pattuglia di Udc, liberal e ultra cattolici-borghesi: guidati da Sandra Monacelli. Cinque anni fa Scassellati al primo turno aveva ottenuto la maggioranza del consiglio comunale e con quell'arma minacciava di ingovernabilità lo sfidante Morroni. Ora non solo ha ottenuto il 34 per cento dei voti ma non ha nessuno a cui appellarsi per un apparentamento. Scassellati ha raschiato il barile: dentro al quale c'era poco e tanti veleni. Morroni ha fatto il pieno: dentro la lista civica il Nuovo che bene o male ha preso il 3 per cento. Dentro anche, con accordi da definire, le due liste che appoggiavano Sandra Monacelli (28 per cento). Un'alleanza al momento solo in nome della discontinuità a Gualdo Tadino. Dopo si dovrà trovare un accordo sui programmi.L'accordo sarà ufficializzato domani. Morroni e Monacelli hanno già definito la prima casella: quest'ultima sarà vice-sindaco. Altra casella: un asessore sempre al gruppo cattolico. "Sandra è in grado di rappresentare ovunque Gualdo Tadino": ha detto ai suoi. Questa alleanza sacrificherà un po' La Lega che alle comunali ha preso il 3,8 per cento e alle provinciali il 6 per cento. Che forse andrà fuori dalla giunta ma avrà incarichi nelle società comunali (vedi esa e altro). Scassellati è all'angolo: pensava di vincere al primo turno. Niente da fare. Stavolta neanche il suo elettorato cattolico potrà salvarlo. E in più deve guardarsi dalla voglia di astensione di chi alle primarie gli aveva preferito Massimiliano Presciutti. Tra poco meso di due settimane: GUaldo Tadino non sarà più la stessa. Condividi