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di Nicola Bossi Il centrosinistra in Umbria porta a casa al primo turno le due province - con Guasticchi e Polli entrambi al 53 per cento dei consensi - e i comuni di Perugia (neosindaco il quarantenne Wladmiro Boccali del Pd) e Foligno (neo sindaco Nando Mismetti del Pd). Poi però la "macchina da guerra" del centrosinistra si è inceppata creando per la prima volta una sacca di resistenza per il centrodestra alle amministrative, Sei comuni sotto i quindicimila abitanti conquistati da Pdl e Lega. Ma soprattutto la possibilità di giocarsi il ballotaggio a Spoleto - città del Festival dei due Mondi - a Bastia Umbra, Gualdo Tadino, Terni e Orvieto. Mentre a Marsciano ballottagio fraticida tra Rifondazione e civiche (Ranieri) e Todini (Pd). A Terni - dove l'ex presidente della Corte Costituzionale Baldassarre è sceso per in campo per la Pdl - a fare flop è stato il candidato e non la coalizione che ha superato al primo turno il 51,7 per cento dei consensi. Il senatore Di Girolamo si è fermato a quota 49,4 per cento contro il 37 per cento di Baldassarre. Stesso discorso ad Orvieto per il candidato del centrosinistra Loriana Stella ferma al 48,5 contro il 54 delle proprie liste. Antonio Concina della Pdl ha preso il 42 per cento: 5 punti in più rispetto alla sua coalizione. Tecnicamente si prospetta in caso di sconfitta di Di Girolamo e Stella l'effetto "anatra zoppa": sindaci di centrodestra e maggioranza in consiglio di centrosinistra. Difficile governare. Ma l'ex ministro liberale Ciaurro negli anni '90 per ben due legislature a Terni riuscì ad amministrare. Il precedente c'è. Il centrosinistra è avvisato. Condividi