Salari bassi, Amato (Prc) risponde a Brunetta: "Malattia antica? Anche il ministro contribuì con la legge 30"

''A Brunetta, che sostiene che i salari bassi siano malattia antica, vorrei ricordare che lui stesso ha contribuito a renderla più grave quando appoggiò Craxi nell'abolizione della scala mobile. Quello fu un furto gravissimo perpetrato a danno dei lavoratori, che adesso per questo possono ringraziare il Ministro''. Così Fabio Amato, responsabile esteri del Prc e candidato alle europee nel collegio del centro (Umbria, Marche, Toscana e Lazio) per la lista Rifondazione - Pdci - Socialismo 2000, risponde alle dichiarazioni rilasciate oggi dal ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta. ''Inutile aggiungere che, nonostante questo Governo voglia negarlo, la crisi c'è e in questo contesto i lavoratori -aggiunge- non possono più nemmeno contare su un sistema di welfare che è stato completamente distrutto. Tutto questo grazie alle politiche liberiste che hanno favorito il profitto le banche e il potere finanziario, a danno dei lavoratori, che hanno visto precipitare il potere d'acquisto dei loro salari, insieme al dilagare di forme di lavoro precario che escludono migliaia di persone da qualsiasi ammortizzatore sociale. A questo hanno portato le politiche di Forza Italia, An, e della Lega''. Quest'ultima, poi, ''a dimostrazione della sua natura reazionaria -sottolinea Amato-, propone di tornare alle gabbie salariali. Già Maroni, quando era Ministro del Lavoro, aveva rilanciato, nel famigerato Libro Bianco, questa misura, cercando di scardinare la contrattazione nazionale di categoria. Ma non è certo alimentando una guerra tra poveri del nord e del sud, tra lavoratori di serie A e di serie B, che si aiutano i lavoratori italiani; piuttosto -conclude- si restituisse loro ciò che gli è stato tolto tornando a una misura di indicizzazione dei salari che tenga realmente conto del costo della vita, si introduca un salario sociale universale e si abolisca la legge Trenta''.