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di Nicola Bossi Da indagato per omicidio a consulente improvvisato di informatica per l'accusa e la difesa. La nuova udienza del processo Meredith si apre con una sorpresa: Raffaele Sollecito - in aula insieme all'altra indagata Amanda Knox - ha aiutato, con un computer della propria difesa, il Pm Manuela Comodi a riprodurre un video che non riusciva ad andare in onda. Sollecito, laureato in informatica, vedendo queste difficoltà si è messo a disposizione delle autorità, eseguendo tutte le indicazioni che gli sono state fornite. Le immagine tra l'altro riguardano il reperimento nella casa di via della Pergola del frammento di gancetto di reggiseno dove sarebbero state trovate delle tracce genetiche riconducibili proprio a Sollecito. Per l'accusa i killer strapparono questo indumento alla vittima ancora in vita. L'udienza di oggi prevede cinque testimoni: tutti della polizia scientifica. Si analizzerà il gancetto del reggiseno, il presunto coltello arma del delitto - dove sulla punta è stato trovato materiale genetico di Meredith -, alcuni filmati registrati da un impianto di un parcheggio pubblico vicino a via della Pergola. Al momento i Pm Mignini e Comodi stanno ascoltando del sostituto commissario Maurizio Arnone, responsabile del laboratorio di videodocumentazione del servizio di polizia scientifica di Roma. Condividi