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Gli omosessuali, troppo a lungo e ancora oggi troppo spesso dimenticati, sono stati il terzo gruppo, dopo ebrei e zingari, ad essere perseguitati, internati e uccisi nei campi di sterminio. Furono 100mila gli omosessuali arrestati dai nazisti tra il 1933 e il 1945. Tra questi, 15mila vennero internati nei campi di concentramento. Dai documenti ufficiali del regime è risultato che solo 4mila furono i sopravvissuti. La giornata della memoria, con le iniziative in programma a Perugia dal 25 al 28 gennaio, è l’occasione per ricordare queste vittime omosessuali del nazifascismo, ma anche le tante vittime della persecuzione negli stati del mondo in cui ancora oggi vige la pena di morte per le persone omosessuali. «Da qualche anno – afferma il segretario dell’associazione Stefano Bucaioni - grazie alle numerose iniziative della comunità omosessuale, le persecuzioni di gay e lesbiche durante il nazifascismo stanno lentamente uscendo dall’invisibilità. Ma ricordare questo sterminio dimenticato è sempre difficile. Ancora oggi, molti preferiscono ignorare quei morti, paralizzati come sono dalle loro stesse posizioni razziste sull’omosessualità.» Le iniziative prenderanno il via venerdì 25 gennaio alle ore 21 al Teatro S. Angelo di Perugia, con lo spettacolo teatrale prodottoda MicroTeatro Terra Marique “Le fate della notte – storia di un deportato omosessuale” di Claudio Massimo Paternò, tratto da “I triangoli rosa” di Marcello Manuali. Da venerdì 25 fino a domenica 27 gennaio, presso la sede dell’associazione a Perugia in via Fratti 18, sarà in esposizione la mostra “Omocausto, lo sterminio dimenticato degli omosessuali” esposizione di testi e foto delle persecuzioni naziste in Germania e dell'approccio del fascismo in Italia. La stessa mostra sarà poi esposta lunedì 28 gennaio alla Sala dei Notari, durante l’iniziativa “Testimonianze” in collaborazione con il Comune di Perugia, che vedrà la partecipazione degli studenti delle scuole elementari e medie del comprensorio perugino. Condividi