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di Nicola Bossi Alfio Todini non sarà il candidato di Rifondazione Comunista a Marsciano. Un circolo quello del Prc che può vantare, nonostante la crisi nazionale della sinistra, ancora un elettorato tale e uomini da candidare che possono veramente mettere in crisi il partito democratico e i suoi alleati (pdci e ps). La presa di posizione del Prc di Marsciano porta la doppia firma del segretario del circolo Cristian Mattioli e del capogruppo comunale Federico Santi. La bocciatura di Todini è chiara: "Nonostante questi sforzi - scrivono i due esponenti del Prc - la scesa in campo delle più alte sfere regionali e la pressione esercitata sui dipendenti dalle aziende che più di altre hanno beneficiato dell’espansione urbanistica, il candidato 'vincente' ha raccolto metà dei voti dimostrando quanto sia ampio il malcontento per questa candidatura". Ma c'è anche una bocciatura di alcuni apparati del Pd che per le primarie di partito hanno sfruttato la macchina pubblica per interessi di pochi. "È inaccettabile che - continuano gli esponenti comunisti - alcuni uffici comunali e le linee telefoniche siano state troppo spesso occupate al servizio di uno dei candidati per chiedere voti. È altresì inaccettabile che membri autorevoli di importanti strutture formative o enti civici, finanziate con denaro pubblico, si siano messi a disposizione di un candidato alle primarie" Poi l'appello per costuire un nuovo centrosinistra che potrebbe far capo ad una candidatura eccellente quella dell'attuale assessore provinciale, Giuliano Granocchia: Chiediamo, viste le radicali differenze programmatiche con l’attuale candidato del PD, a tutte le forze della società e del centro-sinistra che hanno condiviso con noi le mobilitazioni sul piano regolatore, sulla residenza protetta, sullo stadio comunale, sui criteri di selezione e di utilizzo del personale comunale, sul biodigestore ecc. ecc. di aprire un confronto programmatico per costruire un nuovo centro-sinistra che non abbia come sua ragione sociale l'asservimento ai poteri economici forti del territorio. Pensiamo infatti che la crisi sociale e occupazionale si possa combattere non tanto con fantomatiche e inutili grandi opere che necessiterebbero di molto tempo per venire approvate o riempendo il territorio di appartamenti invenduti, ma con cento, mille piccoli cantieri di facile attivazione per la messa in sicurezza delle strade, delle periferie, delle scuole, del territorio e con lo sviluppo capillare dell'economia ambientale che non è solo combustione di liquami, liberando così importanti risorse imprenditoriali e artigianali che fino ad ora sono state escluse dal ‘giro’. Il Partito della Rifondazione Comunista è disposta a discutere ,su queste basi programmatiche, di candidature senza preclusione alcuna sapendo che, all'occorrenza, al suo interno ha risorse molto importanti che possono, per la conoscenza che hanno del territorio e per le capacità che hanno dimostrato, essere messe a disposizione di questo progetto come l'Assessore Provinciale Giuliano Granocchia". Condividi