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Fumata nera in commissione statuto della Regione dell'Umbria. Oggi si doveva discutere della riduzione da 36 a 30 consiglieri regionali, modificando così lo statuto regionale, e anche della relativa legge elettorale nuova che il Pd ha proposto: cinque collegi, sbarramento nascosto intorno al 12 per cento, niente eletti con il listino e premio di maggioranza. Presenti in aula soltanto il Pd e il Pdl. Nessuno degli altri gruppi si è presentato proprio per manifestare la proprio contrarietà all'ennesima legge truffa. Comunisti, socialisti, verdi e Udc concordi nel boicottare l'appuntamento. Venerdì poi Stefano Vinti, capogruppo del Prc, cercherà di stanare le presunte motivazioni del Pd alla base della loro legge anti-democratica: ovvero meno consiglieri per risparmiare risorse. Rifondazione ha previsto una proposta di legge dove lascia i consiglieri a 36 - per una questione meramente di pluralità - ma con lo stipendio dimezzato del 50 per cento. Da 6mila euro a 3mila euro. Il risparmio sarebbe di 2milioni di euro. Contro i 900mila previsti dalla legge del Pd. Ora la palla passa ai maggiorenti del Pd e Pdl. bnc Condividi