lorenzetti-12.jpg
E' il giorno della ZaRita: al secolo il presidente della Giunta regionale Maria Rita Lorenzetti impegnata nella prima conferenza stampa di fine anno dove la crisi avvolge la Regione e il mondo intero. Ma più che numeri e progetti di sviluppo - la manovrina regionale è vecchia di due settimane fa - il presidente lancia dei messaggi neanche tanto in condice. Il primo su tutti: serve una nuova legge regionale e ritornare da 36 consiglieri a 30. Secondo punto: lei si vuole ricandidare per un terzo mandato, ma questo non vuole dire che deve essere accumunata ai "capibastone" del Pd che Veltroni vuole far fuori. Partiamo dalla legge elettorale che sta a cuore più delle sorti dei lavoratori che hanno perso tutto in Umbria nel giro di pochi mesi. ''Tra il grillismo e il menefreghismo - ha detto la presidente umbra - la serieta' e' la strada maestra. La politica e' chiamata anche in Umbria, in questo periodo di crisi, a dare un ulteriore, forte segnale di sobrieta' e rigore. Le indennita' dei consiglieri umbri sono gia' le piu' basse d'Italia, ma possiamo fare di piu' per aumentare il senso di fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni''. Secondo la Lorenzetti, ''gia' con 30 consiglieri vengono rappresentate tutte le forze politiche. Se sono rimasti fuori alcuni territori, il problema non e' il numero dei consiglieri ma come sono state fatte le liste elettorali''. Da qui il suo invito ''all'intero arco delle forze consiliari'' a ''dare un segnale di serieta''', arrivando ad una soluzione condivisa anche per la nuove legge elettorale regionale: ''non ci sia alcun diritto di veto - ha osservato la presidente - ma bisogna evitare la frammentazione eccessiva. E soprattutto - ha concluso - non si possono avere seggi senza consensi''. Tradotto: il presidente auspica di far fuori la sinistra per poter continuare a fare la solita politica del mattone e dell'autoritarismo. Nessuna discussione interna. Quindi sì ai 30 consiglieri e indirettamente lancia un appello al Pd e alla Pdl: nella nuova legge elettorale sbarramento più alto per chi non sta nelle coalizioni forti. Senza dire del suo populismo: se veramente alla Lorenzetti interessa risparmiare sui costi della politica, perchè non prende in considerazione la proposta del Prc di Vinti che vuole 36 consiglieri ma a 6mila euro lordi al mese. Il risparmio sarebbe rispetto ai 30 a 12mila euro al mese di quasi 2milioni di euro all'anno. Rivendicare un terzo mandato e non essere giudicata un capobastone o nel migliore dei casi una monopolista della politica. E' questo l'obiettivo del presidente Lorenzetti che dice: ''l'orgoglio di tanti che, come me, hanno scelto da anni di fare politica nel senso alto dell'impegno per i cittadini. Amministratori in prima linea da sempre, che non solo non si sono arricchiti ma hanno operato ed operano per accompagnare il rinnovamento. Ora correre il rischio di essere accomunati ai capibastone pesa e fa male, ma bisogna continuare a governare''. Tradotto: continuare a Governare non per un anno e mezzo, ma per un'altro quinquennio. E senza che nessuno del nazionale si permetta di dire la sua su regolamento e nuove norme. Evviva la ZaRita. Condividi