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PERUGIA - La crisi economica si fa sentire forte anche in provincia di Perugia ed aumenta il ricorso alla cassa integrazione. ''Dieci giorni fa - afferma il segretario generale della Camera del lavoro Mario Bravi - avevamo annunciato di essere arrivati ad oltre 5.000 cassintegrati, oltre a centinaia di contratti a tempo determinato, a progetto e 'co.co.pro', che hanno gia' perso il lavoro senza alcuna forma di sostegno al reddito. In questi ultimi giorni il dato e' stato gia' superato di varie centinaia''. Bravi ricorda in proposito il ricorso alla cassa integrazione per la Tecnokar di Spoleto e per ''svariate aziende tessili dell'Alta Umbria'', aziende delle costruzioni di Perugia e degli immediati dintorni, ''hanno annunciato in questi giorni di voler addirittura ricorrere a licenziamenti, saltando la richiesta di cassa integrazione. E' una vera e propria valanga - continua Bravi - quella che sta arrivando a ridosso di questo Natale''. Il segretario della Camera del lavoro denuncia un ''vero e proprio imbarbarimento'' delle condizioni economiche e sociali: ''abbiamo avuto notizie - afferma - di lavoratori immigrati, ai confini dell'irregolarita', impegnati a Bettona nella raccolta delle olive, che nei giorni scorsi sono stati pagati in natura con bottiglie di olio. Si rischia una regressione da molti punti di vista. Reagire - prosegue - significa realizzare un piano che contrasti questa situazione ed e' il piano che la Cgil ha redatto a livello nazionale''. Condividi