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Verso il congresso regionale di Rifondazione Comunista - che si svolgerà il prossimo fine settimana al Park HOtel di Ponte San Giovanni - si decideranno sia le linee guida per le elezioni amministrative e regionali che la leadership del partito. Un appuntamento francamente caldo dopo le divisioni del congresso nazionale e gli attacchi di queste ultime settimane scagliati verso la maggioranza di Ferrero dalla minoranza di Vendola. Ancora non circolano nomi ufficiali per la segreteria regionale né da l'uno né dall'altro fronte: sono ampie le rose. L'unica certezza è che il segretario Stefano Vinti - il traghettatore del partito degli ultimi 10 anni - non sarà in corsa. Nella minoranza dei vendoliani c'è l'idea di presentarsi compatti con un documento unico: ma nonostante le riunione non c'è ancora l'intesa. La divisione è tra chi vuole lavorare all'interno del partito anche se da minoranza e chi invece aspetta di sapere dai vertici nazionali se fare la scissione oppure aspettare che crolli la linea Ferrero alla Europee per cercare di riprendersi il partito. Al di là delle divisioni, il documento unico dovrebbe arrivare in sede di congresso. Giovedì 27 adunata risolutiva a Massa Martana. Voteranno i delegati: e tra questi i malumori sono molti, seppur sempre velati almeno negli iscritti che tramite mail le correnti si mandano. Non sarà del congresso Argia Simone che aveva ribaltato la situazione elettorale nel circolo di Spoleto dando a sorpresa la maggioranza ai vendoliani. Non ci sarà per impegni di altra natura. Ma nel suo scritto - inviato come contributo alla corrente - ammette che sono forti le correnti scissionistiche in Umbria all'interno della corrente vendoliana. Spiffero che pare di capire non gli piacciono più di tanto anche perchè affidano la bussola esclusivamente alla associazione di Vendola. Condividi