gramsci.jpg
“Questa conferenza dedicata alla figura di Gramsci serve a ricordare la sua importante figura storica in occasione del settantennale dalla morte”. È quanto ha dichiarato l’Assessore alle Attività Culturali Pier Luigi Neri presentando l’incontro dal titolo Antonio Gramsci nel “Mondo Grande e terribile”. “Sono onorato di trovarmi al tavolo con i Professori del Dipartimento di Scienze Storiche dell’Università di Perugia Giancarlo Pellegrini, Carlo Carini e Angelo D’Orsi che sono profondi conoscitori della vita di Gramsci e del suo pensiero, ancora attuale e molto studiato. Abbiamo voluto coinvolgere anche la musica in questa conferenza. I canti dedicati alla libertà che nascono dal fronte della guerra partigiana hanno il compito di comunicare la ‘libertà’. Ringrazio quindi l’Associazione Regionale Cori dell’Umbria e il Maestro Mauro Chiocci”. “Con le iniziative culturali nate per dare il massimo risalto al programma ‘Idee di Libertà’ – ha sottolineato l’Assessore alle Attività Culturali Pier Luigi Neri - si è dato corso nel 2007 al progetto che ha richiamato l’attenzione sul Settantesimo anniversario della morte di Antonio Gramsci. Nell’aprile 2007 si è tenuta a Foligno la prima dell’’opera teatrale “Il Gobbo Maledetto, Gramsci Antonio matricola n. 47444, conversazione tra Rigoletto e Sparafucile”; il 25 aprile ‘07 per l’Anniversario della Liberazione è stato organizzato insieme al Comune di Umbertide l’incontro con Walchiria Terradura, eroica partigiana umbra nel corso del quale gli studenti dell’ITIS di Gubbio avevano proiettato un loro cortometraggio ‘Auschwitz: i giovani raccontano’. “Il significato di questi eventi può avere avuto, nella seconda metà del Novecento, un’importanza mutevole – ha dichiarato Neri - ma il senso del movimento storico impresso alla società italiana dal culmine della guerra di Liberazione, dalla creazione delle basi costituzionali dello Stato e dalle figure più rappresentative degli ideali democratici si è depositato nella memoria popolare e si identifica con la coscienza civile delle generazioni. Con questo spirito di apre il 3° anno del programma destinato ad avere altri approfondimenti, altre espansioni, altre manifestazioni con il Comune di Perugia, l’Ufficio Scolastico Regionale e l’Università degli Studi di Perugia al nostro fianco. Così, ‘Idee di Libertà’ continua a realizzare la coerenza fra il committente e le intenzioni di quanti sono chiamati ad attuarne il programma o a collaborare ad esso a vario titolo. Il fiore proposto dallo studente dell’Accademia di Belle Arti come logo dell’intero progetto ne è la riprova: esso ha colto l’idea di libertà che volevamo e ha saputo lasciare lo spazio su cui pensare, scrivere o intonare, riscrivere o canticchiare quel verso così celebre: “è questo il fiore del partigiano morto per la libertà”. Nel corso della conferenza verrà presentato il libro del Prof. Angelo D’Orsi “Guernica, 1937 – Le bombe, la barbarie, la menzogna”. “Gramsci – spiega D’Orsi - inizia il suo percorso culturale a Torino iscrivendosi all’Università ma senza concludere gli studi. Diventa giornalista, scrive molti articoli firmandone pochissimo, a conferma del suo pensiero che “non importa chi ha scritto ma l’ideologia che si porta avanti”. Nel 1926 viene arrestato e comincia a scrivere i “quaderni dal carcere”. In questi scritti sono anticipati molti argomenti ancora attuali. Gramsci è l’autore italiano più studiato e tradotto nel mondo. L’interesse verso la sua figura è progressivo e crescente”. Alla fine dell’incontro i ragazzi della Schola Cantorum “Voci del Nestore” e del coro della scuola “Bonazzi-Lilli-Ponte Felcino” hanno cantato: l’Inno Europeo di Beethoven, Fischia il Vento (canto della resistenza), Va Pensiero di Verdi, Kalinka (canto popolare Russo), Bella Ciao (canto della resistenza italiana), Dikeosinis Ilie Noitè (canto di libertà) e L’inno di Mameli. Condividi