di Isabella Rossi Si continuano a registrare alti valori del rumore, che nonostante una diminuzione confermata da diversi, continua ad assillare le giornate dei residenti lungo il tracciato del minimetrò. Ma la situazione non è uguale per tutti. C’è qualcuno che, senza dubbio, soffre più di altri degli alti livelli del rumore e non solo di quelli. Dal bellissimo superattico in via Ruggero d’Andreotto, acquistato in tempi non sospetti, si godeva infatti di una meravigliosa visuale sulla città di Perugia e sulla collina di Case Bruciate. Ora la situazione è completamente cambiata, come denuncia Paola Calisti. “Essendo molto vicini, inoltre, sentiamo non solo il rumore di sottofondo ma tutti i vari spostamenti delle navette, quando si agganciano e si sganciano. In più c’è un rumore che assomiglia a quello di un “frullino”, di una smerigliatrice per tagliare pietra, legno o marmi.” Afferma la signora. E a parte il lato estetico della questione, questa rumorosità quanto influisce sulla vita quotidiana? “E’un genere di rumore non paragonabile a quello delle auto, dà un senso di nervosismo. Succede che, nonostante le finestre chiuse, questo rumore entra dentro casa e fa scattare un senso di oppressione. Una cosa che alla lunga dà al sistema nervoso. E d’estate, poi, la situazione è destinata a peggiorare.” Condividi