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Al di là dei desiderata nazionali (unità dei comunisti o l'idea di una sinistra ampia) i Comunisti Italiani ci saranno con il loro simbolo e la loro storia alle prossime amministrative. "Siamo pronti a ripresentarci nonostante le grandi difficoltà nazionali che stanno vivendo tutti i movimenti di sinistra a livello nazionale" spiega Roberto Carpinelli, segretario del Pdci in Umbria che ammette anche qualche perplessità: "in attesa che il Pd faccia chiarezza al suo interno, in molte città siamo in alto mare per formare una coalizione di centrosinistra. Troppi auto-candidati in quel grande contenitore del Pd che certamente destabilizzano i tempi e i modi di una allenza". Carpinelli, comunque, non è fans delle primarie: "La nostra storia è chiara: ci interessano i programmi, il fare per la cittadinanza, piuttosto che le dispute su chi deve rappresentare il Governo condiviso dall'alleanza. Se proprio queste primarie ci devono essere siano almeno di coalizione. E possibilmente bisognerebbe organizzarle a breve". Sul risultato il segretario ammette di affidarsi quasi esclusivamente alla presentabilità dei suoi candidati che in molti comuni hanno amministrato senza clamori ma perbene. E infine anche una battuta sulla minoranza del partito che sogna lo stesso sogno di Vendola (Una sinistra unita): "Sinceramente non ho capito l'appello di Katia Bellillo, forse anche perchè stranamente era rivolto solo al Prc e al Pd, escludendo il segretario di quello che ritengo essere ancora il suo partito". Condividi