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Un gesto di "maturità politica", un periodo di tregua per "riprendere tutti fiato" ed "evitare l'ultimo episodio di guerra". E' la richiesta che Nichi Vendola rivolge al segretario del Prc Paolo Ferrero, invitandolo a "riflettere attentamente" su come "evitare di farci del male" e proponendo un "cartello elettorale" per le elezioni europee che eviti la "competizione" nella sinistra: "Spero che tutti i leader riflettano per evitare ulteriori danni alla sinistra. L'obiettivo deve essere non la sopravvivenza di questo o quel frammento, ma la ricostruzione di una sinistra europea". E non si tratta della replica della Sinistra arcobaleno che "è stata solo un'icona che non aveva conseguenze nel Paese". A margine della presentazione dell'associazione 'La Sinistra' Vendola, leader dell'area di minoranza del Prc 'Rifondazione per la Sinistra', ribadisce la richiesta di un congresso straordinario del partito, assicurando che "in questo non c'è nessun elemento di strumentalità". La risposta data da Ferrero ("Un altro congresso è inutile, rifaremmo la stessa discussione di Chianciano"), viene contestata da Vendola: "A luglio si discuteva del fatto che eravamo stati asfaltati alle elezioni. Oggi su quell'asfalto hanno sfilato centinaia di migliaia di persone, e il capo della destra mondiale è stato brutalmente sconfitto". Insomma, complice l'effetto Obama, "siamo nel sorgere di un'alba nuova, mentre a luglio eravamo nel momento più buio della notte: vogliano ragionarci insieme? Non sono i congressi che fanno la storia, è la storia che fa i congressi, e oggi il mondo è cambiato". Ancora più chiaramente, Vendola respinge l'accusa di puntare ala scissione: "Se lancio un'offensiva unitaria dicendo che se non ci riesco me ne vado, perdo credibilità. Per questo è stato alimentato, non da me, un gossip che ha portato ad articoli sulla scissione mentre io parlavo di rilancio unitario". Allora l'invito a Ferrero è: "Prendiamo fiato, ora che siamo prigionieri delle nevrosi. Possiamo evitare di farci del male. Noi non abbiamo bisogno di scinderci", dice Vendola, "ma di allargarci, di mettere in piedi un cantiere orizzontale. Ecco, questo è l'elemento fondamentale del documento che presentiamo oggi: l'orizzontalità". A presentare il documento 'Costruire la sinistra, il tempo è adesso', insieme al presidente della Regione Puglia ci sono il segretario di Sinistra Democratica Claudio Fava, l'ex capogruppo alla Camera del Prc Gennaro Migliore, Patrizia Sentinelli, i verdi Paolo Cento e Loredana De Petris. Con le firme in calce di esponenti del mondo della cultura e delle scienze: Moni Ovadia, Margherita Hack, l'astronauta Umberto Guidoni, il fisico candidato al Nobel Giorgio Parisi. Spiega Ovadia: "Non stiamo cercando di sfangare la giornata. Vogliamo costruire qualcosa che nel medio-lungo periodo abbia grandi ambizioni, confortati dai successi delle sinistra spagnole, tedesche, olandesi". E dall'effetto Obama, che viene inquadrato così da Maria Luisa Boccia: "Obama ha vinto per il suo carisma, ma non solo: ha costruito un movimento nuovo, in direzione del tutto opposta a quella che si è seguita fin ora". E che non è stato ancora capita dal Pd, se è vero che lo "Yes We can", "Noi possiamo", è stato tradotto da Veltroni in "Si può fare": "Anche quando si chiede la partecipazione, si chiede in realtà una delega. Abbiamo sbagliato anche noi, dobbiamo rovesciare la tendenza e iniziamo a farlo con questa associazione", con la speranza che i partiti "facciano un passo indietro". Associazione che ha l'ambizione, aggiunge Giorgio Parisi, di "tornare a sognare collettivamente", quel che manca alla sinistra di questi anni. Invito raccolto da Nichi Vendola, che insiste sul carattere "orizzontale" del cantiere aperto oggi e sulla necessità di trovare "un nuovo vocabolario della sinistra". Bisogna "ascoltare e interpretare le domande, non dare l'indirizzo. Bisogna fare un passo avanti nella costruzione democratica: non ci sono forme prestabilite dal passato, neanche la forma partita". Anche il verde Paolo Cento chiede "un processo aperto, in cui la politica si rimetta in discussione". E Claudio Fava. Segretario della Sinistra Democratica, sottolinea che "non ci sono padroni di casa e ospiti: questa avventura parte con umiltà e generosità, l'alternativa era trovarsi di fronte ad un notaio e decidere con un tratto di penna. Non serve un accordo tra segretari, ma un nuovo modo di stare insieme". Condividi