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Tre dipendenti della Soprintendenza per i beni culturali di Perugia (uno dei quali attualmente trasferito alla sede di Roma) e un imprenditore romano sono stati arrestati dalla compagnia della guardia di finanza di Terni per corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio. A loro carico sono state eseguite ordinanze di custodia cautelare del gip di Terni Maurizio Santoloci al termine di un'indagine coordinata dal procuratore Fausto Cardella e dal sostituto Barbara Mazzullo. Secondo gli investigatori per compiere atti contrari ai propri doveri, di ufficio i funzionari pubblici avrebbero ricevuto ciascuno somme tra 18 e 27 mila euro. Condividi