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PERUGIA - I Silvestrini sono tornati a bussare al portone di Palazzo dei Priori per sollecitare la conclusione della pratica “Grande Curi”. Sono stati cordialmente ricevuti ed ascoltati, ma al termine hanno disceso la scale dell’imponente Palazzo senza nulla stringere: si è trattato dell’ennesimo rinvio, come ha sconsolatamente ammesso Vincenzo, fratello di Pierangelo, attuale presidente del club biancorosso. A riceverli, in rappresentanza della Giunta, sono strati gli assessori Ornella Bellini e Wladimiro Boccali che non si sarebbero sbottonati più di tanto. “Ci sono stati chiesti ulteriori documenti per una pratica che da parte nostra ritenevamo già definita, dopo aver consegnato in tempo utile tutta la documentazione che ci era stata chiesta in precedenza". "Ora - ha aggiunto Vincenzo Silvestrini- ci viene chiesto dell'altro, quasi a voler dimostrare una volontà di allungare i tempi per la realizzazione del progetto del nuovo stadio”. E poi ha ribadito la volontà della propria famiglia di non mollare, mantenendo ben salda nelle proprie mani “la maggioranza del pacchetto azionario della società”, ma di essere comunque “disponibile a valutare qualsiasi collaborazione con chi voglia aiutare il Perugia a crescere”. Ed è proprio la crescita del Perugia, pensiamo, il nodo da sciogliere, atteso che alla luce dei più recenti risultati sportivi non sembra che questo obiettivo possa essere raggiunto molto presto. Queste considerazioni, unite alle tante voci che stanno circolando proprio in questi giorni sui vari interessamenti che si sarebbero espressi nei riguardi della società biancorossa, potrebbero aver indotto gli amministratori ad un atteggiamento più prudente e attendista, il tutto per vedere come andrà a finire Condividi