di Leonardo Caponi

 

Per quello che posso voglio esprimere la mia solidarietà agli operai delle Acciaierie di Terni che, andati a Roma per portare le proprie ragioni, manco fossero briganti, sono stati caricati dalla Polizia, come ai bei tempi andati. Nonostante le ciarle, i colpi a effetto e le promesse di Renzi, il verso è sempre quello. Questo governo non cambierà il volto arcigno del potere, semplicemente perché nemmeno se lo propone. E' paradossale che a usare i manganelli siano stati costretti i poliziotti, che fanno la fame e hanno il contratto bloccato fino al 2018. Quel potere si ripara sempre dietro la guerra tra i poveri! Mi pare ormai evidente che ci sono due Paesi: l'Italia reale di Piazza S. Giovanni e dei lavoratori di Terni, che vive e soffre e quella smart, virtuale e mediatica, della Leopolda e di chi, in quella sede, senza essere cacciato via, ha chiesto il divieto del diritto di sciopero. Io sto con Landini e spero che divenga il leader di una nuova Sinistra.

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