Enrico Sciamanna, già docente di storia dell’arte, critico d’arte di Micropolis è nato e vive in Assisi. Si dedica
da tempo alla scrittura. Questa è la sua prima raccolta di racconti.
“...incalzante ironico beffardo al punto giusto. Un gradevolissimo condensato di motivazioni sul valore della propria creazione letteraria... che stimola il lettore ad una crescente curiosità... Il racconto si configura dunque come un sapiente gioco di ironica amarezza, una lunga riflessione che si legge tutta d’un fiato…” (dalla motivazione della Giuria che assegna il primo premio del XX Concorso letterario nazionale Gens Vibia, sezione narrativa, a Se sbagli le battute c’è poco da ridere). Il giudizio, estensibile a gran parte della raccolta, coglie molto della scrittura dell’autore. La silloge intitolata Otto racconti è apprezzabile per l’essenzialità di uno stile di taglio sicuro ed attuale, conseguenza di un frasario elegante, originale e personale, ricco di contenuti e immagini che spaziano dal reale, al fantastico, all’assurdo e di una notevole libertà espressiva, a volte trasgressiva… Nei diversi testi la voce narrante e quella dei protagonisti si alternano e si confondono. Personaggi eccentrici e sconcertanti affrontano le complessità e le tentazioni di quell’esistenza che ognuno di noi è chiamato ad interpretare.

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