di Renato Casaioli -

Matteo Renzi scalpita. Ha fretta di andare al governo. Nulla di scandaloso solo che dovrebbe dire agli italiani cosa vorrebbe fare per far uscire il Paese dal pantano in cui certamente classi dirigenti anche se con diverse responsabilità, l’hanno cacciato. Per esempio cosa ne pensa di provare a
rimettere in discussione il liberismo che tanto male ha fatto al pianeta intero? Globalizzazione o cooperazione internazionale? magari riscoprendo il pensiero di Enrico Mattei e Enrico Berlinguer? Poi sulle pensioni. Lui è d’accordo con la riforma fatta dal governo Monti. Forse non l’ha capita bene, ma
con quella riforma i lavoratori anche quelli autonomi, andranno in pensione oltre i 70 anni e con 500 euro mensili. L’ex presidente Amato l’ha definita,
“una macelleria sociale” e ha ragione.

Una riforma che Forse Renzi non lo sa, ma le pensioni scandalose dei parlamentari e delle Caste in generale, non cumulabili tra l’altro, non sono state toccate dalla riforma della signora Fornero. Ha solo obbligato a chi lavora in fabbrica o nei cantieri edili, di lavorare fino alla fine dei loro giorni. Il rapporto con il M5s? Urlare, inseguendo Grillo, che bisogna togliere il finanziamento pubblico ai partiti, è un po’ poco e soprattutto fuorviante.

Ovviamente il finanziamento pubblico va profondamente ristrutturato oltre che diminuito. Non tolto perché a fare politica resterebbero i Berlusconi i Montezzemolo, insomma gente danarosa che si può permettere di spendere in politica, tanto poi con la gestione della cosa pubblica, sarebbero in grado di rifarsi delle spese. Poi perché caro Renzi stare al gioco di Grillo, che come oramai è noto, ogni giorno che trascorre alza il prezzo? Sposta continuamente l’ostacolo in vanti perché non vuole misurarsi con i problemi reali del Paese. Vuole semplicemente come tutti i demagoghi populisti, seguitare a urlare, è più facile e soprattutto, non si rischia nulla. Vorrei sapere da Renzi, se un giorno giunto alla guida del governo, è per seguitare a finanziare con i soldi pubblici la scuole private, gli ospedali privati, oppure è per farla finita con questa pratica che ha dissanguato le casse dello Stato, distrutto le scuole pubbliche e la sanità pubblica intesa come diritto alla salute.

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