di Rossano Rubicondi

PERUGIA - Ci sono notizie che fanno rumore e tutti i giornali ne parlano. Ce ne sono altre che meritano attenzione e invece passano sotto silenzio. Quante volte nel corso dell'ultimo anno abbiamo sfogliato la stampa locale e abbiamo letto e visto immagini di "battaglie" sindacali in difesa di siti produttivi e di posti di lavoro.

E così conosciamo perfettamente le difficoltà dei lavoratori della Merloni, delle lavoratrici dell'Euroservice, le prese di posizione della RSU delle acciaierie di Terni. La Wonderful chiude, Umbria Mobilità non paga gli stipendi,  gli esuberi della Faber. Sono tante, troppe, le aziende in crisi che hanno fatto notizia. Ci sono poi le aziende piccole e piccolissime che chiudono, licenziano, ridimensionano e nessuno ne parla.
Sono notizie che non fanno audiens ma esistono.

Immagiamo cosa possa succedere se di colpo un'azienda di 2000 dipendenti licenzi in tronco tutti! Magari lo stesso giorno. Avremo titoli in prima pagina, servizi televisivi, interviste fiume di testate locali e nazionali. Ci sarebbero manifestazioni e scioperi unitari. Tutti gli amministratori porterebbero la loro solidarietà promettendo come di rito il loro impegno e il loro intervento. Il 31/12/2012 da una stima ci sono stati in Umbria 2000 licenziamenti. Nel corso del 2013 quando finiranno le scarse risorse della Cassa Integrazione in Deroga che ne sarà dei 17.000 lavoratori umbri coinvolti?
Quanti licenziamenti ci saranno?
E che ne sarà di tutti questi a fine 2013, inizio 2014, quando termineranno di percepire l'assegno di disoccupazione (oggi ASPI).?

Avremo la disperazione e la fame, altro che la ripresa di cui parlano i politicanti. Venerdì verrà presentato dalla Regione al "Tavolo dell’Alleanza per l’Umbria" il DAP (Documento Annuale di Programmazione). Un documento che prenderà atto dei tagli e dei sacrifici imposti da Monti. E tutti i soggetti si sentiranno paralizzati e impotenti. Servirebbe uno scatto di orgoglio. Sarebbe utile che tutti, Regione, sindacati, rappresentanti del mondo dell'Impresa insieme si alzino dal tavolo e inizino una rivolta contro il Governo, che affama chi lavora (dipendenti e imprenditori sono sulla stessa barca). Ma siamo in campagna elettorale e chi siede a quel tavolo è impegnato a sostenere candidati e partiti che ci hanno massacrato con 52 fiducie. Al massimo avremo frasi di questo genere: " il 2013 anno difficile, ma si spera nella ripresa ad inizio 2014". Meditate "Alleati per l'Umbria", o verrete travolti tutti da un'ondata di disperazione.

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