Lastra bronzea con 22 righe di testo riapre il giallo della morte di Germanico

Elio Clero Bertoldi
PERUGIA - Una lastra bronzea grande trenta centimetri per quindici e con uno spessore di sei millimetri, con 22 righe di testo in latino, potrebbe chiarire il giallo storico della morte di Germanico. La lastra è stata recuperata nei magazzini del Museo archeologico nazionale dell'Umbria dalla dottoressa Mafalda Cipollone e risulta essere stata rinvenuta in una località umbra nel periodo compresa tra il dopo guerra e il 1975. Le righe incise sul bronzo sarebbero un documento ufficiale che stabiliva le onoranze funebri da attribuire al generale romano, figlio adottivo di Tiberio (per decisione di Augusto), dopo la morte avvenuta ad Epidafne di Antiochia in Siria nel 19 dC. Il decesso dell'imperatore, morto a 34 anni, dunque molto giovane, aveva sollevato uno scandalo particolarmente grande a Roma, in quanto coinvolgeva lo stesso Tiberio. In punto di morte, infatti, lo stesso Germanico aveva confidato alla moglie e al suo seguito, di temere di essere stato avvelenato da Pisone, cioé il legato inviatogli proprio da Tiberio e aveva chiesto alla moglie di vendicarlo. La consorte, Agrippina maggiore Vipsania, appena rientrata a Roma, presentò la sua denuncia a corte e in effetti Pisone venne processato. Pare però che per il veneficio non fossero emerse prove, mentre per altri reati che erano venuti alla luce, gli elementi di accusa apparivano convincenti. Pisone, prima del verdetto, si suicidò.
Tacito, negli Annales sposò la tesi del complotto e scrisse: "Germanico era giovane, nutriva sentimenti liberali, mostrava di una straordinaria affabilità, che contrastava con il linguaggio e i comportamenti di Tiberio, sempre arroganti e misteriosi".
Forse il testo completo, che presto dovrebbe essere reso pubblico, potrebbe contenere una sorta di difesa di Tiberio, contro i "rum.ores" di essere il mandante del venificio.
Alla nascita il generale morto ad Antiochia, si chiamava Druso Claudio Nerone e, dopo l'affiliazione Tiberio Claudio Nerone. Il titolo di Germanico gli venne aggiunto dopo i successi di suo padre, Druso Maggiore (che era figlio di primo letto di Livia Drusilla, moglie di Ottaviano Augusto; la madre era invece Agrippina maggiore Vipsania, nipote diretta di Augusto). Germanico ebbe nove figli di cui uno, Caligola, fu imperatore; uno dei suoi nipoti (figlio di Agrippina minore, che in seconde nozze aveva impalmato il maturo e zoppo imperatore Claudio) divenne anche lui imperatore col nome di Nerone.
Ad Amelia venne ritrovata una imponente statua in bronzo di Germanico, che ora è esposta - un vero fiore all'occhiello - nel museo amerino.

Recent comments
5 anni 14 weeks ago
5 anni 19 weeks ago
5 anni 19 weeks ago
5 anni 19 weeks ago
5 anni 20 weeks ago
5 anni 20 weeks ago
5 anni 20 weeks ago
5 anni 20 weeks ago
5 anni 21 weeks ago
5 anni 21 weeks ago