Di Ciuenlai – La data è il 1 settembre 2021. Gli americani hanno lasciato l’Afghanistan tra lo sconcerto degli analisti e dei loro sostenitori . Allora si parlò di sconfitta, di una mossa non ponderata ,e, addirittura, di una disfatta.

A distanza di quasi due anni si comincia a capire lo scopo di quella mossa, che rappresenta l’inizio di un cambio totale di strategia. La geopolita mondiale, da alcuni anni, aveva iniziato a presentare il conto agli “Yankees”. Non solo in Medio Oriente, ma in tutte le aree del mondo, soprattutto quelle del cosiddetto terzo mondo o del sottosviluppo, quelle rapinate a suon di  guerre , corruzione e colpi di stato , dove l’egemonia Usa è piano, piano diventata solo un ricordo.

Nell’Asia continentale si contano sulle dita i paesi ancora fedelissimi alla “Nato” (Sud Corea , Israele e poco altro), Stessa musica in Africa. Peggio  ancora nel Sudamerica dove diversi tipi di Governi popolari hanno cambiato la geografia del continente (persino il Messico non si può più annoverare tra i fedelissimi). Allora si ricomincia dall’unico continente dove, oltre la Serbia e con tanti punti interrogativi, non ci sono paesi  che non accettano supinamente il dominio anglosassone.

L’Europa è stata quindi individuata come una specie di ariete da usare per distruggere e accerchiare i veri nemici, che non sono i terroristi islamici. Il concentramento e lo spostamento di tutti gli sforzi economici e militari nella guerra Ucraina, trasformata abilmente da fatto locale ad avento mondiale,  è il primo passo della vera controffensiva occidentale.

Forse i russi sono caduti in trappola, forse non avevano scelta dal loro punto di vista, forse pensavano che il monopolio nella vendita delle materie prime avrebbe scoraggiato diversi partners Europei , Germania in testa. O forse, mettendo nei guai Pechino, hanno semplicemente fatto uno sbaglio, non avendo chiaro cheattaccando Kiev avrebbero potuto favorire questo cambio di rotta.

Ma a convincere i Russi ad invadere è stato un gioco da ragazzi. L’attacco alle ex repubbliche sovietiche di Ucraina, Bielorussia e Georgia, attraverso sommovimenti popolari , in grado di provocare cambi di regime (riusciti in Ucraina, falliti a Minsk e “pareggiati” a Tiblisi) , è stato un grido d’allarme che Mosca, che Putin e i suoi hanno letto come l’inizio di un attacco diretto al loro potere.  Adesso, quindi, appare chiaro che una pace senza sconfitta del gruppo dirigente russo non sarà accettata.

L’obiettivo, ormai dichiarato, della Nato è portare al Kremlino un nuovo gruppo dirigente alla Eltsin o alla Gorbaciov di nuovo alleato come ai bei tempi del G/8. Il tuttoper isolare la Cina. Ma sotto sotto, visto che l’altra volta non è andata benissimo, l’allungamento della guerra mira ad un risultato ancora più ambizioso e cioè all’implosione della Federazione russa, bloccata una prima volta con la guerra cecena.  

Un processo disgregativo con la formazione di decine di stati e staterelli, facili da far diventare amici, come quelli dell’ex patto di Varsavia, soprattutto nell’area di confine con la Cina. Ed è appunto questa prospettiva a preoccupare Xi. Dovrebbe aiutare la Russia a non soccombere , ma se lo facesse finirebbe sotto la mannaia delle sanzioni, che devasterebbero la sua economia.  La Cina sta cambiando il mondo, ma ancora non è in grado di reggere da sola e con i suoi alleati una sfida di questo genere.

E non è un caso che anche la strategia Cinese, che aveva sfondato perchè  basata su un rapporto paritario con gli altri paesi, sta cambiando. Si sente sempre più parlare di accordi per basi militari di Pechino in diverse aree del mondo (Cuba, le isole Salomone ecc.). La miscela sta diventando esplosiva anche perchè la linea anglosassone si basa su un azzardo. Che la Russia non usi mai le armi atomiche. Ma è un azzardo al quale i russi potrebbero rispondere con un altro azzardo : sparo due piccole atomiche su installazioni militari in o vicino a zone abitate e vediamo che succede! Perchè rispondere potrebbe significare annientamento totale del pianeta.

P.S. LA GUERRA CHE VERRA’ – Le prossime mosse della guerra potrebbero vedere i russi sempre in mggiore difficoltà, perchè combattere contro il mondo non è facile. Ci si aspetta quindi un provvedimento di mobilitazione generale che porti al fronte qualche milione di soldati, Nel giro di un anno le parti potrebbero essersi rivoltate. A quel punto scatterebbe il piano Nato che prevede l’entrata delll’esercito polacco (già presente con diverse formazioni)   nella parte di Leopoli (che loro considerano Polonia), portando Nato e Federazione Russa allo scontro diretto e alla definitiva mondializzazione del conflitto. I Brics avanzano e americani e soci hanno poco tempo per fermarli. Non potendolo fare per via economica la cultura anglosassone ripete il copione che gli viene meglio e che fa parte di tutta la sua storia imperialista  : la guerra!

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