Cuba e la visita di Obama.
Ho avuto la fortuna e il privilegio di essere all'Avana il giorno dell'arrivo del Presidente Obama. Il centro della città, forse anche per effetto dei molti divieti di parcheggio e la pioggia insistente, sembrava deserto. Lungo le strade nessuna folla ad attenderlo, solo un piccolo gruppo di un centinaio di persone (secondo me organizzate) che lo hanno applaudito all'ingresso della Cattedrale. Insomma non si è vissuto nessun clima da "storico incontro" come era quello che si stava vivendo dopo settanta anni dall'ultima visita di un Presidente americano e più di cinquanta di ostilità tra Cuba e Usa. Ho avuto la conferma di quello che avevo capito parlando non solo con membri del partito, ma con tanta gente: i cubani guardano con scetticismo al riavvicinamento con i nordamericani finchè questi non avranno tolto il blocco e restituito Guantanamo. Dire che Cuba aspetta di essere "liberata" dagli americani è una totale sciocchezza. La verità è che i cubani diffidano dei loro interlocutori che conoscono bene e sono gelosi dell'autonomia e indipendenza nazionale e anche delle loro conquiste sociali. I dirigenti cubani avranni avranno molti difetti, ma vantano una straordinaria conoscenza degli umori e delle aspirazioni del loro popolo. E' un elemento rassicurante che mi porta a dire che chi prevede che il socialismo cubano sarà presto travolto dai dollari americani, sbaglia.
Leonardo Caponi
Giovedì
24/03/16
13:50
A Citta' della Pieve,ho seguito una interessante conferenza di Hernando Ospina,presidente di Francia- Cuba ,organizzata dalla Associazione Pro Loco ed altre sigle;
e' stata veramente una serata brillante e partecipata nel pubblico.
Il quadro che ne e' uscito e' stato molto significativo ed ha chiarito senza pregiudizi la vera vita sociale a Cuba,stremata da anni di embargo strategico con cio' che vi e' dietro.
E' stato inoltre proiettato un docufilm, di questo scrittore, sulla vera vita sociale e pubblica,fuori dagli stereotipi di Rum e Turisti.
Peccato che se ne parli poco e che bisogna andare in questo centri minori per trovare interessanti convegni e Associazioni di vera Cultura.
Nelle citta' ,come Perugia,oramai si parla solo di sciocchezze locali come tunnel,feste di paese,calcio,parcheggi .
Un plauso a questi organizzatori.
Sabato
26/03/16
01:37
Mi sorprende l'affermazione di Mariosi nel commento precedente perché per dare visibilità ai docufilm e alle idee oggi è facilissimo. Basta metterli in internet e divulgare il link senza dover recarsi in "centri minori" anzi, per i più intraprendenti si possono mettere in rete anche i dibattiti successivi o promuoverne di nuovi.