di Stefano Vinti 

Credo che abbiamo perso per questo.

Perché ci manca continuamente la fiducia.
Perché c’è qualcuno che sempre ci fa sentire, a noi popolo della sinistra, inadeguati.
Quel qualcuno siamo sempre noi, quel qualcuno siamo sempre noi che ci distinguiamo nei momenti in cui ci mostriamo.
Siamo il popolo della sinistra, quando conduciamo ogni giorno la vita di una persona di sinistra. 
Siamo un popolo che ha votato tanti partiti diversi, e che ogni volta si pente di una scelta che potrebbe essere suicida.

Il popolo della sinistra si è nascosto anche nel voto della Lega.

Perché il popolo della sinistra non si fida. 
Siamo quelli che si scherniscono parlando delle proprie possibilità, come se a nessuno andasse poi veramente di dover decidere.

Perché essere persone di sinistra è faticoso.

È faticoso perché c’è una scelta iniziale che fonda l’idea di sinistra, che pregiudica poi le nostre vite. 

E siamo sempre pronti a vedere chi di noi presta il fianco. Perché avere qualcuno che ha tradito ci permette di vivere.

Il popolo della sinistra però quando non parla di politica ma quando vive come corpo politico è quello che ancora muove questo paese.

E’ quello che lo rende vivo il nostro paese.

È quello che si nasconde nei movimenti, nei lavoratori, nell’associazionismo, in larghe parti di diverse culture religiose, nell’arte, e sopratutto nella cultura del comportamento giusto.

Il popolo della sinistra deve ricordarsi della bellezza.

E sopratutto della propria bellezza.

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