di Attilio Gambacorta // Associazione culturale Umbrialeft

Come dice Gianni Tamino c’è una correlazione stretta fra questo sistema economico-sociale ed il virus che ci sta contaminando.

Questa economia lineare, basata sullo sfruttamento intensivo delle risorse naturali, sull’aggressione del territorio (deforestazioni, cementificazioni), crea squilibri ambientali e sociali dalle proporzioni apocalittiche. Inoltre, la conseguente infinita massa dei rifiuti che questo sistema produce, ci mette di fronte al problema dello smaltimento. Problema gigantesco che nonostante tutti gli sforzi di buona volontà, dalla raccolta differenziata al riciclo, non si riesce a risolvere.

Ci troviamo, quindi, di fronte all’impossibilità di adottare un’economia circolare che permette di smaltire nello stesso processo produttivo i rifiuti che il sistema produce.

Il fabbisogno di risorse sta aumentando vertiginosamente, al punto che consumiamo più delle risorse che il pianeta può offrirci. E questo consumo non è equo: la eloquente società occidentale (la nostra) consuma dieci volte tanto e produce dieci volte tanto, sfruttando intensamente i territori di tutto il vasto mondo e inquinando in maniera irreversibile tutto l’ambiente che lo circonda. L’Earth Overshot Day indica il giorno in cui il consumo di risorse naturali da parte dell’umanità inizia a superare la produzione che la terra è in grado di mettere a disposizione per quell’anno: nel 2019 questo giorno è stato il 29 luglio.

Per soddisfare questa domanda si è costretti alla produzione degli OGM con risultati a volte disastrosi e dannosi.

L’aumento demografico, soprattutto nelle aree geografiche più povere del mondo come il continente Africano, acuisce ancora di più questa crisi che mette in serio pericolo il futuro dell’umanità intera

Inoltre, l’immissione di anidride carbonica nell’atmosfera, prevalentemente ad opera delle società industrializzate, è causa principale del riscaldamento globale, e favorisce il formarsi di devastanti uragani che in periodi sempre più frequenti colpiscono, prevalentemente, le coste degli Usa. Ora anche il mar Egeo e la Grecia.

Luciano Gallino nel suo libro “finanzcapitalismo” afferma che a Chicago esiste una borsa finanziaria dove vengono cartolarizzate le possibilità che gli stati hanno di immettere anidride carbonica. Esse sono regolate dal trattato di Kyoto, il quale stabilisce la quota per ogni stato, che diminuisce per i paesi industrializzati e aumenta per quelli in via di sviluppo, e dà la possibilità a quest’ultimi di vendere le proprie. Questa compravendita viene poi cartolarizzata emettendo titoli finanziari derivati.

la nuova pandemia era prevedibile e ampiamente prevista, se non proprio nei termini e nei tempi precisi, sicuramente come evento probabile in conseguenza delle modifiche introdotte nell’ambiente dall’attività umana.

Già nel 1972 nel rapporto del Mit, (Massachusetts Institute Technology) "I limiti dello sviluppo", redatto per conto del Club di Roma, si affermava che se "la popolazione mondiale avesse continuato a crescere al ritmo degli anni Settanta, la crescente richiesta di alimenti avrebbe impoverito la fertilità dei suoli, la crescente produzione di merci avrebbe fatto crescere l'inquinamento dell'ambiente, l'impoverimento delle riserve di risorse naturali (acqua, foreste, minerali, fonti di energia) avrebbe provocato conflitti per la loro conquista; malattie, epidemie, fame, conflitti non solo avrebbero frenato la crescita della popolazione, ma ne avrebbero provocato una traumatica diminuzione."

David Quammen, nell'intervista del 2012 relativa alla presentazione del suo libro "Spilliver" affermava che "si sarebbe verificata una pandemia causata da un nuovo virus, con molta probabilità un coronavirus, perché i coronavirus si evolvono e si adattano rapidamente, sarebbe stato trasmesso da un animale verosimilmente da un pipistrello in una situazione in cui gli esseri umani entrano in stretto contatto con gli animali selvatici, come un mercato di animali vivi, in un luogo come la Cina"; e continua: "non ho previsto tuto questo perché sono una specie di veggente, ma perché ho ascoltato le parole di diversi esperti che avevano descritto fattori simili".

Il tasso di letalità di questo virus è di 1-2%, contro quello della semplice influenza che è dello 0,1%; una letalità, quindi, assai alta e pericolosa e perciò difficile da contenere e prevenire, tanto più che la maggior parte dei contagi è asintomatica o con sintomi poco diversi dalla semplice influenza.

In questa fase di esponenziale riesplosione del virus, l’unico modo che abbiamo per contenere i contagi è quello di limitare al massimo i contatti, aumentare il numero dei tamponi, monitorare i contatti dei positivi in modo preciso e puntuale. Da questo punto di vista le regioni sono in una sofferenza cronica, con ritardi nei controlli e nell’esecuzione dei tamponi spaventosi.

L’Umbria non fa eccezione e non ci sono in vista provvedimenti che possano migliorare la situazione

Ma soprattutto abbiamo bisogno di potenziare il sistema sanitario nazionale, per curare tutti i malati ed assistere anche quelli con patologie diverse, ma non meno gravi.

Abbiamo assistito in questi ultimi decenni al trionfo del liberismo ed al conseguente smantellamento del Welfare State, privatizzare ospedali e depotenziare strutturalmente la sanità pubblica. Le criticità che questa pandemia ha messo in luce derivano proprio dall’idea che è stata, ed è ancora egemone, che vede il trionfare il concetto di libero mercato.

L’emergenza sanitaria e ambientale sono solo due punte di un iceberg che nasconde il pericolo di una crisi umanitaria dalle proporzioni bibliche.

L’immunità di gregge, come diceva il premier britannico, non esiste: il virus può contagiare anche chi è stato già contagiato e le persone che ne pagano di più le conseguenze sono ancora i più deboli ed i più poveri.

Cambiare si deve, cambiare si può

 

Condividi