di Renato Casaioli

PERUGIA - La Casta terrorizzata dall’arrivo dei grillini in Parlamento. Sembra infatti che siano state già staccate le targhette con su scritto  «riservato agli onorevoli parlamentari» ed è stata rimossa quella che nell'ufficio postale garantiva la precedenza ai deputati in caso di fila.

Anche la buvette sarebbe al centro di un vero e proprio progetto di restyling: si mormora che possano essere fatte fuori le scaffalature che ora mettono in bella mostra scatole di cioccolatini, fiori e qualche scultura. Così come anche le saune rischiano di rimanere definitivamente chiuse. Questi “bagni” un po’ speciali con sauna e cyclette, erano per la verità già stati dismessi un paio di mesi fa in seguito a un filmato-denuncia di un parlamentare che ne rendeva pubblica l'esistenza. Speriamo che l’opera di ripulitura dei benefici cominci davvero.

Contro i vergognosi privilegi medioevali delle tante Caste del Bel Paese, da anni vado urlando e scrivendo tutto il mio sdegno. Così come non mi sono tirato indietro come cittadino, nella lotta contro i boiardi di Stato, o manager privati, che con il loro agire hanno affondato un’intera economia senza peraltro pagare nulla. Basta guardare il risultato fallimentare delle tante aziende pubbliche regionali, per capire il disastro che certe figure hanno prodotto. Fallimento che ha goduto peraltro di un regime di vera deresponsabilizzazione, visto che nessuno ha pagato pegno. Ora dopo l’esito elettorale, ci sono le possibilità concrete che certe prepotenze comincino davvero a finire. Sarebbe davvero infantile da parte del Movimento 5 Stelle, sprecare un’occasione come questa, in nome di un estremismo, che a mio avviso servirebbe solamente a mascherare, la voglia di non assumersi le responsabilità del governo del cambiamento.

A partire per esempio dalla cancellazione della criminogena riforma delle pensioni voluta dal governo Monti. Una riforma che ha creato le basi per una disperazione di massa, da qui a poco tempo. Il riordino andava fatto certamente, ma a partire dalle vergognose pensioni milionarie. Partendo dall’affermazione di un principio semplice: la pensione affiancata da un grande stato sociale, deve servire a vivere l’ultima fase della vita di ognuno di noi, con quanta più dignità e serenità possibile. Se questo deve essere, allora tutte le pensioni vanno riportate dentro una forbice che varia tra mille e cinquemila euro. E soprattutto una sola pensione, non una miriade come sono quelle di cui godono gli ex parlamentari. E che dire dell’evasione fiscale. Ballarò, ha raccontato nell’ultima puntata come viene combattuta in Belgio: scaricando le fatture. Semplice no! Eppure da noi si seguita a inventare tutte le più complicate e farraginose alchimie, che hanno prodotto un unico risultato: fare dell’Italia il paese con il più alto tasso di evasione fiscale dei Paesi Occidentali. L’Italia ha bisogno di essere ricostruita, stiamo vivendo la stessa situazione di come quando è uscita dalla seconda guerra mondiale. Una rinascita che deve vedere una nuova moralità pubblica, un nuovo modello di sviluppo che non sia più basato sul consumo esasperato, su un liberismo finanziario, che ha fatto arricchire pochi e impoverito tutti. Questa la sfida che sta davanti al PD e al Movimento 5 Stelle. Difficile certo, ma entusiasmante. Sprecare l’occasione, puntare all’ingovernabilità al tanto peggio, sarebbe davvero imperdonabile.

 

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