Di Ciuenlai – Abbiamo più volte ricordato che da Napolitano (forse come dicono in parecchi già da Scalfaro) il punto di riferimento dei poteri finanziari globali (i famosi Mercati) e delle loro derivazioni è diventato l'inquilino del Colle. Questo ha cambiato l’assetto istituzionale del nostro paese che è formalmente una Repubblica Parlamentare e sostanzialmente un paese a trazione Presidenziale.

Con l’entrata in pista di Draghi questo schema può di nuovo cambiare. Ci sono due scenari possibili. Il Primo è Draghi al Quirinale e tutta resta come ora. Ma chi conta può anche decidere che uno dei più ascoltati collaboratori dei “mercati” è più utile che resti a Palazzo Chigi. In questo caso il Capo del Governo Italiano tornerebbe ad essere il punto di riferimento dei poteri di cui abbiamo parlato prima.

La sedonda ipotesi porterebbe al Quirinale una figura “di rappresentanza”. Uno di quei Democristianucoli  che serve solo a presenziare a cerimonie e parate e che non si impiccia della politica italiana. Il nome del prossimo inquilino del Quirinale chiarirà la faccenda e renderà chiara la scelta fatta.

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