Non più solo una preoccupazione. E’ ormai un allarme reale. Nei prossimi tre anni, circa 4.500 famiglie umbre potrebbero restare senza casa. E’ la prima volta che anche nella nostra regione si registra un dato così allarmante che va a confermare le nostre previsioni più pesanti. Le stime si inseriscono in una quadro nazionale che vede, secondo una ricerca della CGIL nazionale, almeno 125 mila famiglie a rischio sfratto per morosità per il 2013, cifra in crescita, tanto che si stima un’ impennata che potrebbe far salire a 300.000 il numero delle famiglie che potrebbero perdere la casa nei prossimi tre anni. In Umbria il dato potrebbe essere di 1.000 per l’anno in corso, e oltre 3.000 famiglie nel prossimo triennio.

Una percentuale molto alta di questi sfratti è dovuta a “morosità incolpevole”, legata cioè, a condizioni economiche particolarmente svantaggiate che non permettono di sostenere il costo dell’abitazione. I dati a livello nazionale parlano chiaro: vi sono 3 milioni di famiglie, per cui la spesa di una casa è di fatto insostenibile. Negli ultimi anni l’incremento degli affitti è stato del 130% per i contratti rinnovati e del 150% per i nuovi. Mantenere una casa di proprietà costa mediamente 1.150 euro mensili, mentre una casa in affitto addirittura 1.515. Aggiungendo le spese per le utenze, anche queste lievitate negli ultimi anni, è chiaro perché un così elevato numero di famiglie non può più sostenere il costo per la casa.

Come già sostenuto, l’emergenza casa deve diventare una priorità del nuovo Parlamento.
Ed il futuro Governo, quando ci sarà, affinché vengano definite nuove politiche abitative corredate di risorse in media con quelle dei grandi paesi europei.
La Giunta Regionale dell’Umbria manterrà alta la guardia. Nessuno sforzo sarà lesinato per rendere esigibile un diritto fondamentale, il diritto alla casa.

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