Perugia - “A Terni i partiti e i rappresentanti istituzionali della Federazione della Sinistra hanno dimostrato una responsabilità e una pazienza addirittura eccessiva rispetto al travaglio del principale alleato, mostrando di saper svolgere appieno il ruolo di seconda forza della maggioranza. La stessa responsabilità che ora è richiesta a chi, come il Pd, avrebbe dovuto mostrarla per svolgere il ruolo di guida che gli compete. A meno che qualcuno non voglia davvero che siano gli alleati e un intero territorio a pagare il prezzo dei problemi del Pd”. Lo afferma il capogruppo di Rifondazione comunista – Federazione della sinistra a Palazzo Cesaroni, Damiano Stufara.

“Tre mesi fa – ricorda Stufara - rilasciai un'intervista ad un quotidiano locale, parlando della politica cittadina, intitolata 'Con questo Pd non si va da nessuna parte'. Ciò mi valse molte critiche e qualche attacco: temo, purtroppo, di aver avuto ragione. Le dimissioni rassegnate dal sindaco Di Girolamo rappresentano un gesto che va apprezzato, perché teso a fare chiarezza in una crisi politica insolita e non completamente chiara, che si è consumata esclusivamente dentro il Partito democratico. Le parole pronunciate dal sindaco in Consiglio comunale testimoniano ancora una volta l'onestà intellettuale ed il rigore morale di Leopoldo di Girolamo, che paga, e con lui il centro-sinistra e la città intera, l'irresponsabilità del partito di maggioranza relativa. Ora si apre una fase politica nuova: da questa crisi o si uscirà coesi e rafforzati, in grado di assumere le responsabilità che il peso di essere maggioranza comporta, o è giusto restituire la parola ai cittadini, perché maggioranze diverse dal centro-sinistra non sono politicamente accettabili. Ritengo che la prospettiva del voto anticipato – rimarca Damiano Stufara - vada scongiurata per il bene della città, che guarda attonita un partito di maggioranza relativa che si lacera, travolgendo l'istituzione con i propri scontri interni e le proprie contraddizioni”.

Il capogruppo regionale di Rifondazione comunista auspica infine che “l'iniziativa che il sindaco vorrà assumere nelle prossime ore incontri una classe dirigente in grado di essere tale, perché l'incomprensibilità di questa crisi rischia di provocare uno iato difficilmente sanabile, che renderebbe la discussione politica avulsa dai problemi che stanno attraversando Terni, la sua economia e il suo tessuto sociale. È proprio la particolare difficoltà del momento a richiedere un governo cittadino nel pieno delle sue funzioni e capace di assumere scelte coraggiose. Esattamente quanto viene precluso dal comportamento del Pd”.
 

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