di Redazione

Dopo giorni di silen­zio il pre­si­dente del con­si­glio ritrova la voce sulle tor­ture alla Diaz nel 2001 e in con­fe­renza stampa a Palazzo Chigi con­ferma totale "fidu­cia ai ver­tici di Fin­mec­ca­nica e al pre­si­dente De Gennaro".

"Quello che è acca­duto al G8 non ha niente a che vedere con il giu­di­zio su per­so­na­lità, una delle quali è De Gen­naro, nomi­nato pre­si­dente Fin­mec­ca­nica e con­fer­mato dal nostro governo dopo la vicenda che ha por­tato alla sua asso­lu­zione per la vicenda di Genova".

Sot­to­li­nea Renzi: "Mi pia­ce­rebbe che quando si parla di respon­sa­bi­lità si parli della respon­sa­bi­lità della poli­tica, per­ché è facile attri­buirla alle forze dell’ordine o ai manifestanti.Talvolta vor­rei che anche i poli­tici si assu­mes­sero le responsabilità".

Secondo il pre­mier "oggi è assurdo e inu­tile aprire una discus­sione e per rispetto a Fin­mec­ca­nica, agli azio­ni­sti e alle per­sone che cre­dono in que­sta società dico in modo molto chiaro che il governo non ha alcun dub­bio sulla qua­lità e sulla com­pe­tenza del pre­si­dente De Gen­naro". "Cono­sco bene — ha aggiunto Renzi — la vicenda del G8 di Genova per motivi per­so­nali, per il rac­conto di alcuni scout che erano lì e per un amico che ha rischiato di per­dere un occhio. Ma se vogliamo affron­tare que­sta pagina seria­mente guar­dando al futuro la cosa più logica è intro­durre il prima pos­si­bile il reato di tortura".

Imme­diata la rispo­sta del pre­si­dente del Pd Mat­teo Orfini (unico insieme a Pup­pato e Mar­cucci a chie­dere le dimis­sioni del pre­fetto): "Resto della mia idea: il cam­bia­mento che il Pd sta pro­muo­vendo nel Paese non dovrebbe fer­marsi di fronte alla porta dei soliti noti".

Condividi