BASTIA UMBRA - Grande partecipazione di artigiani e imprenditori al convegno organizzato dalla CNA di Perugia al centro congressi di Bastia Umbra.

Ad aprire i lavori è stato Giovanni Lillocci, presidente di CNA Impianti, che ha evidenziato le grandi difficoltà in cui si trova il settore delle costruzioni. A seguire è stata la volta di Lorenzo Bellicini, direttore del centro studi Cresme, che ha illustrato gli scenari e le prospettive dl mercato delle Costruzioni, evidenziando come oggi nel valore complessivo degli investimenti nelle costruzioni la stragrande maggioranza riguardi il recupero e la manutenzione dei patrimoni pubblici e privati. A fronte della grande diminuzione degli appalti pubblici, si riscontra in controtendenza un’alta crescita di interventi che riguardano il partenariato pubblico-privato, l’utilizzazione di nuovi strumenti come il project financing, il global service manutentivo e gestionale dei patrimoni immobiliari.

Prima del dibattito Roberto Giannangeli, direttore provinciale della CNA di Perugia, ha illustrato la situazione economica generale: “Lo stato di difficoltà delle piccole imprese sta generando la ristrutturazione di quelle più dimensionate, aumentando ancora la polverizzazione del settore. Il credito non facilita la situazione e la mancanza di una vera e propria politica industriale nel Paese si fa sentire. Tengono alcuni settori, ma per l’Umbria e per l’artigianato le costruzioni sono basilari, tant’è che per anni esse hanno tenuto il Pil regionale. Una crisi prolungata del comparto causerebbe danni irreparabili per tutta la regione”.

Dopo l’introduzione si sono susseguiti esempi pratici su modalità innovative di costruzione.
Mauro Galavotti, amministratore unico del consorzio Cme di Modena, ha illustrato gli interventi realizzati nel campo del social housing, mentre Roberto Perazzini, amministratore del consorzio Car di Rimini, si è soffermato sul global service manutentivo dei patrimoni pubblici, affermando che si tratta di un settore estraneo alla crisi.

“La nuova segmentazione del mercato è rappresentata dalle costruzioni di alta qualità – ha affermato Daniele Sarnari, responsabile di CNA Costruzioni Perugia -. Bisogna intervenire sulla sostenibilità ambientale, sulla riqualificazione e trasformazione urbana, ma con un occhio ai prezzi per le famiglie che acquistano. Tutto ciò va comunque coniugato con l’innalzamento dei livelli qualitativi delle costruzioni, concetti che tengono conto delle nuove tecnologie, nuovi materiali e del livello dell’impiantistica degli edifici”.

Il presidente nazionale di CNA Costruzioni, Rinaldo Incerpi, nel suo intervento ha evidenziato che gli artigiani con le loro imprese fatte di mezzi e uomini sono in grado di vincere le sfide del mercato aggregandosi fra loro, costituendo consorzi e sistemi integrati.

Rivolgendosi alla pubblica amministrazione, ha evidenziato l’improrogabile necessità di intervenire sulla semplificazione burocratica amministrativa che tanti problemi causa alle piccole imprese, di porre fine alla pubblicazione sistematica di bandi di gara con il meccanismo del massimo ribasso, ricorrendo piuttosto all’offerta economicamente più vantaggiosa. Infine, utilizzare con coraggio la trattativa privata per consentire alle imprese locali maggiori opportunità di mercato. A concludere i lavori è intervenuto Stefano Vinti, assessore regionale alle Politiche abitative, che ha evidenziato da un lato la drammaticità del fabbisogno della domanda abitativa, in prevalenza delle giovani coppie e delle fasce più deboli, e dall’altro il taglio delle risorse destinate allo scopo da parte dello stato centrale. Come ha spiegato lo stesso Vinti: “Questo stato di cose ha creato l’impasse del settore. Difficoltà dei bilanci regionali e provinciali hanno fatto il resto, per cui vanno pensate nuove strade per far fronte al problema della casa che certamente può essere una delle soluzioni per la tenuta del comparto. Social housing, risparmio energetico, recuperi di contenitori specialmente nei centri storici, di cui l’Umbria è particolarmente ricca, tenendo conto per di più di una segmentazione del mercato che oggi chiede case “su misura”: le giovani coppie, l’anziano, le famiglie con figli, il ripopolamento dei centri storici”. Su questi temi Vinti ha tenuto ad esaltare il protagonismo delle imprese, invitando gli imprenditori e la CNA a farsi portatori di idee innovative, unendosi ad altre imprese e associazioni, per creare masse critiche finanziarie da poter mettere sul tappeto per innescare processi virtuosi di cofinanziamento pubblico.
 

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