La sanità non deve diventare oggetto di scontro politico fine a se stesso. La partita che la nostra città ha davanti è troppo importante per essere coinvolta in una campagna elettorale infinita che rischia di lasciare questioni irrisolte a vantaggio di altri territori.
L’appello degli Onorevoli Bocci e Fioroni, ex – Margherita, sulla insostenibilità di 18 ospedali nella nostra Regione sarebbe pienamente condivisibile se non fossero pochi, nei fatti, i territori che hanno creduto nella razionalizzazione e nella riqualificazione del sistema sanitario regionale, mentre altri il proprio orticello se lo sono difeso a denti stretti.
Oggi a Todi siamo ad un bivio e mentre invitiamo tutti ad evitare di dare i numeri al lotto sull’apertura del nuovo ospedale, allo stesso modo auspichiamo che quanto prima l’Amministrazione Ruggiano, che ha la responsabilità del governo, ci dica se ha la benché minima idea di come riutilizzare la struttura di Porta Romana senza avvitarsi in una serie di scarica – barile poco utile agli interessi della città.
Se c’è un progetto lo si illustri o si passi la mano.
Abbiamo già espresso la nostra soddisfazione per la previsione di un primariato di chirurgia nel nuovo nosocomio da parte della Giunta regionale; su questa linea nel prossimo Consiglio Comunale presenteremo un ordine del giorno affinché nell’ospedale di Pantalla venga previsto un punto nascita, in deroga ai parametri individuati per il mantenimento del servizio.
Come abbiamo ripetuto più volte negli scorsi anni, l’obiettivo di un ospedale completo sotto tutti i punti di vista e il rilancio della struttura di Porta Romana sono questioni che non possono essere scisse e su questo invitiamo tutte le forze politiche ad individuare i luoghi di confronto più opportuni a cominciare dal Consiglio Comunale di Todi troppo spesso relegato a luogo di ratifica di decisioni prese altrove.

Il Consigliere comunale
Andrea Caprini
 

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