Strega comanda colore: Sicilia Gialla!
Potrei ricopiare di sana pianta l'articolo che avevo scritto alla fine di agosto dello scorso anno per la Sardegna, per ricoveri e contagi che venivano denunciati e che non avevano freno. L'isola invasa da turisti, giovani e giovanissimi, lo scorso anno senza nessuna copertura vaccinale è vero, ma con un incomprensibile tana libera tutti, per mascherine e vita all'aperto e al chiuso.
Da lunedi tocca alla Sicilia e come nel gioco che facevamo da piccini. Stega Comanda colore, tocca all'altra nostra isola, nel 2021, iniziare il balletto dei colori: giallo!

L'ordinanza firmata dal Ministro Spewranza guarda i numeri, contagi e ricoveri, quel limite che ci siamo imposti come campanello d'allarme e quello che preoccupa, non è tanto la decisione nei riguardi della Sicilia, quanto il timore che si ricominci tutto dal via: prima loro, poi gli altri e infine noi, dal giallo al giallo forte, all'arancione molto pallito, ad una ripresa del virus che non lascia scampo. Ognuno dirà la sua, ognuno esprimerà il suo giudizio, vaccini pro e vaccini contrari, in un inseguimento delle opinioni senza fine, una ricorsa al buttarla in caciara sui social a riprendere discorsi fatti, consumati, triti e ritriti, ognuno con le sue ragioni e con le sue certezze che, purtroppo, non cambiano di una virgula questo sugo che non piace e con il quale continuiamo a fare pranzo. 
Si ricomincia e lo facciamo come sempre alla fine dell'estate, all'occhio di riguardo per il turismo, per l'economia, per non voler vedere e guardare, per migliaia di persone che non rispettano le regole, per lo stare vicini, troppo vicini, per considerare le norme sorpassate, inutili e desuete.
Si ricomincia e si ricomincia quando iniziavano ad assaporare l'idea del "forse ne veniamo fuori", si ricomincia mentre le scuole stanno per riaprire, con quasi la metà di studenti dell'obbligo e universitari che sono scoperti dal vaccino, che non hanno voluto farlo o che lo stato non è stato capace di vaccinare. Si ricomincia con le limitazioni, torniamo indietro nel tempo e ricominciamo il refrein di quel motivetto che canticchiavamo lo scorso anno, sul finire dell'estate e che ci siamo portati dietro fino a maggio.

Non lo so di chi sia la colpa e non riesco a dare un senso a quello che accade, ma è certo che in qualcosa, anche questa, volta abbiamo sbagliato, tutti, senza giustificazioni e senza volere trovare il capro espiatorio. Si ricomincia e ricomincia il gioco più bello del mondo, non il calcio, ma riempire di parole e di opionioni i sociali di ogni genere. E' il virus bellezza! 

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