TERNI DE LUCA PAVANELLI - "La situazione aziendale degli impianti afferenti al settore siderurgico di Terni non ci lascia tranquilli. Con un'interrogazione abbiamo manifestato tutta la nostra preoccupazione per i lavoratori della Tct e per le possibili implicazioni anche per AST che a inizio mese aveva annunciato la sospensione di alcune aree produttive con l'attivazione della cassa integrazione. Se siamo arrivati a questo punto è anche a causa dell'assordante silenzio e dell'ingiustificabile inerzia dell'amministrazione, sia locale che regionale, che finora si sono disinteressate del problema. Portare questa grave situazione sul tavolo del Governo era doveroso e lo abbiamo fatto, ma adesso continueremo a seguire con massima attenzione l'evoluzione di questa vicenda, pronti a intervenire con ulteriori atti in Parlamento e in Regione. Deve essere chiaro che salvaguardare i livelli occupazionali e garantire la continuità aziendale rappresenta una condizione indispensabile per la città di Terni e per l'economia dell'Umbria". Così in una nota congiunta la deputata del Movimento 5 Stelle Emma Pavanelli e il Consigliere in Regione Umbria, Thomas De Luca.

PERUGIA FRANCESCA TIZI - La consigliera Francesca Tizi, capogruppo del Movimento 5 Stelle, ha così commentato la propria nomina a vice presidente della IV Commissione Consiliare Permanente, avvenuta martedì 16 maggio, dopo le dimissioni presentate dalla consigliera Elena Ranfa: “Sono entusiasta e onorata di assolvere a questo ruolo in una Commissione che dalla sua costituzione ha sempre svolto un ottimo lavoro in un clima di collaborazione. Per questa opportunità e per la fiducia accordatami voglio ringraziare i Consiglieri di opposizione componenti della IV Commissione per il voto di preferenza espresso. Anche se manca solo un anno alla fine di questa esperienza consiliare, assicurerò il massimo impegno per contribuire alle funzioni di questa Commissione nella quale vengono affrontate tematiche di particolare importanza, quali quelle dedicate al benessere, allo sviluppo e al sostegno delle persone, quali cultura, istruzione, servizi sociali, turismo e sport”.

UMBRIA PAVANELLI - "Le audizioni svolte in Commissione Attività produttive della Camera dei Deputati hanno certificato la totale inadeguatezza del Piano Strategico del Turismo 2023-2027 predisposto dal Governo Meloni. Molte delle richieste degli stakeholders del settore sono rimaste inascoltate e non sono state recepite neanche all'intero del parere di maggioranza.
A lasciarmi molto amareggiata è il totale disinteresse nei confronti della regione Umbria, l'unica non citata dal Piano con riferimento ai dati delle strutture di lusso, nonostante il grande numero di strutture di questa tipologia presenti sul territorio regionale. Mi piacerebbe sapere se questa mancanza sia dovuta al Ministero o alla stessa Regione che avrebbe dovuto trasmettere i dati, ma in ogni caso resta un fatto grave imputabile a un'amministrazione di centrodestra che ancora una volta dimostra di non avere alcuna considerazione della Regione Umbria. Sono passati duecento giorni dall'insediamento del governo, eppure non sembrano ancora aver capito che il tempo della propaganda è finito, mentre è iniziato il tempo della responsabilità". Così in una nota la deputata del Movimento 5 Stelle e capogruppo in Commissione Attività produttive della Camera dei Deputati, Emma Pavanelli.

SPOLETO SANITA' - Poco più di un mese fa in Consiglio Comunale approvammo una mozione presentata dal Sindaco Andrea Sisti che proponeva di rivedere i parametri del DM 70/2015, cioè di quel documento che definisce i numeri di gestione degli ospedali e dei reparti ospedalieri, per le aree svantaggiate quali quelle del cratere dovute al sisma del 2016. La mozione vide il voto favorevole della maggioranza consiliare e dei gruppi Insieme per Spoleto e Spoleto Futura/Forza Italia. Gli altri gruppi? Votarono tutti contrariamente. “Parlare del DM70 dentro il nostro Consiglio Comunale mi sembra un po’… di allargarsi” disse la Consigliera Dottarelli di Alleanza Civica. “Cambiare il DM70? Una richiesta assurda. Rischiamo di fare la figura del Don Chisciotte. Ripensateci, perché non facciamo una bella figura all’esterno” commentò invece il Consigliere Sergio Grifoni di Obiettivo Comune. “Qualcosa di totalmente inutile, totalmente pretestuoso” dichiarò invece il Consigliere Diego Catanossi di Spoleto 2030.
Di fatto venne creato un precendente: per la prima volta in questa legislatura, sui temi della sanità e dell'ospedale di Spoleto, è stato troncato quel rapporto di unità politica, delineando di conseguenza una netta divisione che non aiuta di certo la nostra città.
Già allora criticammo tale scelta, ma oggi qualcosa è cambiato. Perché quella stessa mozione, che prendeva spunto da un’interrogazione parlamentare della deputata M5S Emma Pavanelli, è stata presentata anche dai gruppi di opposizione in Consiglio Regionale. 
Ebbene, gli stessi partiti regionali che fanno riferimento alle destre di Spoleto hanno votato favorevolmente alla proposta trovando quindi l'unanimità in fase di approvazione.
Un voto che di fatto sconfessa le reazioni avute dai consiglieri comunali di destra e che non giustifica il comportamento avuto nei confronta della proposta.
Apprendiamo comunque che queste forze politiche hanno suggerito ai loro rappresentanti regionali di emendare la mozione inserendo la richiesta di finanziamenti ad hoc da parte del Ministero. Richiesta comunque tardiva e che poteva essere protocollata direttamente a Spoleto. 
Invece, i veri "Don Chisciotte" della sanità locale hanno preferito barricarsi dietro le loro convinzioni, perdendo l'occasione di trovare una Spoleto più unita e forte. È un peccato, ma almeno gli spoletini ora avranno le idee più chiare su chi si sta spendendo con qualunque mezzo per la tutela della sanità pubblica e la salvaguardia del nostro ospedale e su chi invece ancora continua ad appoggiare totalmente le scelte e la visione della Tesei e di Coletto.
Come MoVimento 5 Stelle, convinti della bontà delle nostre azioni, andremo avanti e già oggi annunciamo che nelle sedi opportune chiederemo conto alla Regione e al Ministero su come mai l'Umbria non si sia avvalsa della "sospensione dei termini in materia di sanità" come definito dall'art. 17 bis del decreto legge 8/2017. Agevolazioni queste per tutti i territori colpiti dal sisma 2016, usufruita dalle altre regioni ma non dalla nostra.

 
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