FRANCESCA TIZI IL DUOMO DI PERUGIA - “Il Duomo di Perugia, uno dei più importanti monumenti cittadini e Piazza Danti - esordisce Francesca Tizi, capogruppo del M5S - stanno cambiando volto, perdendo ogni giorno di più la propria identità. In base al nuovo intervento di riqualificazione presentato a noi consiglieri nell'ambito dei lavori della Commissione V come un intervento per nulla incisivo, ma di mero restauro, è stata tolta parte della scalinata del Duomo e sono stati collocati nella Piazza decine di paletti/fioriere: il primo gradino della scalinata che era là da almeno cinquecento anni sembrerebbe essere stato rimosso definitivamente per essere sostituito con un marciapiedi di travertino sottile”. “Il risultato è un indubbio peggioramento dell'armonia della Piazza” continua la Consigliera che definisce l'intervento “brutto, brutto, brutto!!!”
“All’indomani della rimozione del primo gradino storico della cattedrale alle proteste di molti cittadini, l'Assessore Scoccia ha risposto a mezzo stampa, rassicurando sul fatto che si trattasse  di una rimozione transitoria e finalizzata solamente a consentire i lavori di riqualificazione. Ma sarà veramente così?”. Si interroga Tizi a cui sembra che la rimozione sia divenuta definitiva e il gradino tolto per sempre. La Consigliera del M5S continua poi domandandosi “Ma per quale motivo noi cittadini dobbiamo assistere ad un così incisivo peggioramento della nostra Piazza? È stato detto che la rimozione del gradino sarebbe giustificata dalla necessità di assicurare la sicurezza del pedone che, mantenendosi il livello del marciapiedi più alto, non correrebbe il rischio di essere investito”. Una tale giustificazione non sembra però sufficiente alla Consigliera che nota come “è vero solo in parte, dal momento che il pedone appare comunque tutelato dall’apposizione dei paletti”. “Ma allora - conclude Tizi annunciando il deposito di un'interrogazione - quali sono le vere motivazioni di questo scempio urbano? Perché se così fosse di uno scempio urbano si starebbe parlando”.

Claudio Fiorelli (M5S Terni): "Dalla convenzione Università-Regione un colpo mortale per la sanità dell'Umbria meridionale: nell'azienda ospedaliera di Terni otto strutture complesse (e otto primari) in meno". Dopo le lodi spese all'indirizzo del nosocomio ternano e le solite rassicurazioni da parte della presidente Tesei e dell'amministrazione Latini, dalle parole si passa ai fatti. Le notizie che arrivano sulla nuova convenzione tra Università di Perugia e Regione Umbria confermano che siamo davanti a un colpo mortale per la sanità pubblica nel capoluogo dell'Umbria meridionale. Uno schiaffo anche all'attrattività dell'ospedale di Terni che così respingerà ancora di più quelle professionalità di cui invece c'è assoluto bisogno. Riteniamo assurdo eliminare i centri di riferimento per l'alta specialità come quelli di cardiochirurgia, chirurgia della mano e chirurgia maxillo-facciale. Endocrinologia e diabetologia riunite in un'unica unità operativa complessa universitaria. Gastroenterologia ed endoscopia digestiva unite in un'unica struttura che passa da ospedaliera ad universitaria, mentre a Perugia le due strutture saranno mantenute separate e avranno ciascuna un primario. L'ortopedia diventerà universitaria ed il dipartimento materno-infantile diventerà interaziendale con sei unità operative complesse a Perugia e due a Terni. Questo significherà ulteriori disagi per i cittadini che avranno bisogno di cure. Tutto nel silenzio più totale del sindaco e dei partiti di maggioranza del Comune di Terni su un tema che invece è dirimente per il futuro della città. Con la convenzione Università-Regione, l'ospedale Santa Maria di Terni sarà sempre di più un ospedale relegato a spalla di Perugia ed i professionisti al suo interno sempre più umiliati professionalmente.

M5 S OSPEDALE SPOLETO - "Senza cardiologia h24 non esiste ospedale, tanto meno il Terzo Polo". Nota dopo l'episodio di Spoleto, il M5S annuncia interrogazione in consiglio regionale. A Spoleto una persona di 70 è morta dopo essere arrivata con un infarto all'ospedale perchè non c'era disponibile il cardiologo, nonostante il San Matteo degli infermi sia almeno sulla carta un Dea di Primo livello. Quanto accaduto è semplicemente inqualificabile. Non entriamo ovviamente nel merito di questioni mediche, ma è evidente che senza una guardia cardiologica h24 non può esistere alcun ospedale. Che se ne dica, senza cardiologo h24 non esiste Terzo Polo, non esiste la garanzia di una salute come fondamentale diritto per i cittadini del territorio. E questo episodio lo testimonia. Non ci fidiamo della visione della Regione sulla sanità in Umbria, sempre più devastata e disastrata. Ma ci siamo detti disponibili a un confronto sul tema del Terzo Polo ospedaliero, consapevoli che per mantenere aperti i nostri nosocomi serve creare sinergia con Foligno e la Valnerina. Sul diritto alla salute dei cittadini il MoVimento 5 Stelle non arretrerà di un millimetro. Regione ed Asl non hanno più scuse: rimanere senza cardiologia h24 è semplicemente inaccettabile. Il tempo delle attese e dei "faremo" è scaduto. Su quanto accaduto il consigliere regionale Thomas De Luca presenterà un'interrogazione nella prossima seduta del consiglio regionale.

Emma Pavanelli deputata alla Camera M5S
Thomas De Luca consigliere regionale M5S Umbria
Agnese Protasi assessora Comune di Spoleto
Samuele Bonanni capogruppo M5S Spoleto
Enrico Morganti consigliere M5S Spoleto

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