"Prendiamo atto della scelta di non aderire alla nostra proposta di contratto per un'alleanza strutturale tra le forze alternative alla destra. Gli umbri hanno bisogno di un progetto serio e credibile contro una destra che sta devastando la regione. Per questo parte oggi il percorso del Polo alternativo verso le amministrative 2023 e le regionali 2024". Ad annunciarlo il coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca, ed i referenti provinciali Tiziana Ciprini e Fabio Moscioni.

"Di fronte alla nostra proposta di contratto di governo progressista per l'Umbria, non abbiamo avuto segnali. Abbiamo proposto una visione politica e metodi unitari da contrapporre a questa destra che mantiene al centro della propria azione politica soltanto la gestione del potere, anche con una lotta violenta tra le varie fazioni. Il tradimento del sindaco uscente di Terni, Leonardo Latini, ricorda con le dovute proporzioni quanto accadde anni fa con il professor Ciaurro. Il silenzio di Donatella Tesei di fronte a questa defenestrazione è l'emblema di quello che ci troveremo davanti nei prossimi mesi: una destra impegnata a fare la pelle alla presidente in carica anzichè risolvere i problemi degli umbri mentre la forbice delle disuguaglianze aumenta, la qualità ambientale viene devastata e il diritto alla salute viene calpestato.

Abbiamo fatto il possibile per perseguire l'unità nel campo largo del centrosinistra, chiedendo che le primarie fossero un metodo comune per tutta regione con pari dignità di tutte forze politiche e che venissero rimossi i veti nei confronti del Movimento 5 Stelle sulla possibilità di discutere anche figure proposte dal M5S. Rispettiamo la libertà di scelta dei partiti, ma prendiamo atto che il Movimento 5 Stelle è stato posto fuori dal perimetro di un "campo stretto" che va da Azione a Sinistra Italiana. Non crediamo nei cartelli elettorali dell'ultimo minuto, ma nelle proposte credibili che abbiano al centro una visione unitaria e un perimetro valoriale intorno a temi come salute, beni comuni, lotta alle discriminazioni, lavoro, tutela dei diritti. Prendiamo atto che la nostra proposta ha fatto saltare il tavolo regionale, anche se riconosciamo l'impegno di Tommaso Bori, Andrea Fora e Federico Novelli nel perseguire fino all'ultimo il nostro stesso obiettivo.

Noi non ci fermiamo, con il Polo alternativo daremo una prospettiva seria e credibile di cambiamento rispetto a una destra inadeguata che sta distruggendo la regione. Per questo apriremo uno spazio di confronto con forze politiche, associazioni, movimenti, comitati, gruppi informali e realtà civiche locali".

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