EMMA PAVANELLI - "Sull'obbligo dell'esposizione del prezzo medio regionale inserito nel decreto Carburanti il governo ha deciso di andare avanti a testa bassa. Certificando oltretutto una spaccatura profonda della maggioranza, visto che Forza Italia aveva presentato un emendamento a firma Squeri pari al nostro per eliminarlo. I forzisti, come già accaduto in questi quattro mesi, sono stati messi a cuccia e costretti a piegarsi ai diktat meloniani. Questo nonostante l'intera categoria dei gestori dei distributori sia letteralmente sulle barricate e anche l'Antitrust abbia evidenziato all'assurdità della misura. La quale, lo ribadiamo, genera solo caos tra i consumatori e focalizza il prezzo a livelli più alti. La testardaggine dell'esecutivo nel perseverare nell'errore è diabolica". Così in una nota Emma Pavanelli, capogruppo M5s in commissione Attività Produttive. 

THOMAS DE LUCA - Superbonus 110%, Thomas De Luca (M5S): "Il governo blocca l'acquisto dei crediti da parte degli enti locali? La presidente Tesei difenda imprese e cittadini umbri".
Il governo Meloni sta studiando una norma per bloccare l'acquisto dei crediti d'imposta per bonus edilizi da parte degli enti locali. Questo è quello che sta succedendo secondo quanto riportato da alcuni quotidiani e diverse fonti parlamentari. Se fosse confermato questo rappresenterebbe una sciagura per centinaia di imprese a rischio fallimento e migliaia di lavoratori, senza dimenticare famiglie che si ritrovano con l'acqua alla gola per via degli ostacoli alla cessione dei crediti. Tutto questo nonostante Eurostat pochi giorni fa abbia affermato che il Superbonus non genera debito pubblico anche nel caso della cessione dei crediti, che siano considerati pagabili o meno. Proprio mentre molte amministrazioni locali hanno avviato l'acquisizione di crediti fiscali incagliati il governo studia l'introduzione di un divieto. Anche in Umbria eravamo riusciti a far portare avanti la nostra proposta di Superbonus regionale per salvare 500 imprese, 2.700 lavoratori e dare nuovo slancio al PIL regionale che per il 2023 è previsto pressoché a crescita zero. Il blocco dei crediti, invece, può avere un impatto sull'economia potenzialmente devastante. Secondo le associazioni di categoria la cifra dei debiti incagliati in Umbria si aggira intorno a 250 milioni di euro. Cifra che la Regione Umbria potrebbe acquisire quasi interamente in compensazione e nei limiti della sua capienza fiscale e contributiva includendo l'intero comparto sanitario e gli enti strumentali. Invitiamo la presidente Tesei a far sentire la propria voce e mettere, una volta tanto, gli interessi dei cittadini umbri e delle imprese della nostra regione davanti alle logiche di partito. Sarà mia premura sollecitare subito con un atto di sindacato ispettivo come si stia muovendo la giunta regionale e se questi ostacoli frapposti da alcune strutture tecniche del governo corrispondano al vero.

M5S TERNI - Una raccolta firme per ripristinare la viabilità presso la "rotonda del Tulipano" alle porte di Borgo Rivo. Iniziativa civica a cui il MoVimento 5 Stelle ha deciso di dare massimo supporto e che sarà accompagnata da un atto amministrativo che verrà portato all'attenzione del consiglio comunale di Terni. Tra tanti problemi gravi che affliggono la nostra città ci voleva un discreto impegno per rendere un incubo anche la viabilità, una delle poche cose che funzionava. Una scelta scellerata della giunta Latini che ha pesanti ricadute sulla qualità della vita dei cittadini, delle imprese ma anche dell'ambiente, già estremamente degradato a causa di impianti industriali molto invasivi. Ad oggi è stato superato per ben 16 giorni il valore limite di 50 μg/m3 stabilito dal d.lgs 155/2010, considerando che a gennaio ci sono stati almeno dieci giorni in cui la pioggia e la neve hanno aiutano a diluire ed abbassare i livelli di Pm10 e che sul sito di Arpa non sono stati resi disponibili i valori del Pm10 del 30 e del 31 gennaio per la sola centralina situata nel popoloso quartiere di Terni Nord. Un quadro anomalo rispetto alle rilevazioni del passato. Tutto questo alla luce del fatto che il Tulipano è ancora una scatola semivuota. Quando sarà pienamente fruibile, con l'apertura di nuovi negozi e 22 piani di uffici e appartamenti pienamente operativi con relativo afflusso la situazione potrebbe diventare drammatica. Servono modifiche strutturali all'urbanizzazione del quartiere e serve affrontare la questione con urgenza e decisione. Ma la destra è troppo occupata nella lotta per poltrone e successione per occuparsi dei veri problemi dei cittadini.
Gruppo consiliare Movimento 5 Stelle Terni

M5S PERUGIA - Francesca Tizi: Il Consiglio Comunale di Perugia approva l'ordine del giorno per la riapertura dei locali di pubblico spettacolo in centro storico con il un deciso “No” del M5S
“Ieri si è scritta una brutta pagina per i residenti del centro storico di Perugia - esordisce Francesca Tizi, Presidentessa del Gruppo consiliare M5S - una pagina che farà molto scontento, perché a fronte della dichiarata carenza di personale delegato al controllo nonché di una strategia di fondo per il futuro rafforzamento della vigilanza notturna, il Consiglio comunale ha votato (con il mio solo voto contrario e l'astensione di Italia Viva) il superamento del piano economico commerciale e, dunque, la riapertura di discoteche e locali di pubblico spettacolo nel centro storico della nostra città. La qualità della vita dei residenti l'acropoli in mancanza di strumenti compensativi, di garanzie e di equilibri peggiorerà notevolmente, continua Tizi, la quale ricorda come nell'audizione in Commissione III anche il rappresentante dei residenti del centro storico abbia chiesto delle garanzie come contromisura all'apertura di discoteche nel perimetro della città antica. Sia chiaro - continua la Consigliera del M5S - nessuno è contrario a prescindere all'apertura di discoteche nel centro della città. Siamo anche tutti dell'idea che una città è bella quando è viva anche di notte perché maggiormente attrattiva per i turisti e per gli studenti. Ma il vero problema, quello che si è voluto per il momento accantonare, è relativo alla compatibilità tra residenzialità e movida notturna, in assenza - lo ribadisco - di garanzie, equilibri e compensazioni che oggi tanto la Giunta che gli organi tecnici non sono in grado di impegnarsi a garantire. Viviamo in uno Stato civile in cui ci sono le leggi che indicano ai consociati i comportamenti da tenere e ci sono anche sanzioni - specifica la consigliera - ma è sotto gli occhi di tutti quali sono i tempi per far emergere le violazioni. Chi oggi ha votato l'atto non può neanche lontanamente immaginare quanto tempo ci voglia per risolvere il problema della quiete notturna e che cosa significhi nel frattempo dormire in un palazzo del centro, magari sito in uno stretto vicolo, nei pressi di un locale che fa pubblico spettacolo, che cosa significhi rimanere, a causa dei rumori amplificati della struttura della città, svegli notti intere e il giorno dopo andare a lavoro, quale sia la frustrazione e la rabbia che si provi nell'attendere una pattuglia che non arriverà o che arriverà troppo tardi o che arriverà, ma non potrà comunque risolvere il problema. 
Ho cercato garanzie e rassicurazioni - conclude Tizi - per esprimere un voto favorevole su questo atto, ma non le ho trovate. Quello che ho trovato è invece una scarsa considerazione della situazione dei residenti dell'acropoli ed io in tutta onestà, se non sarà rivisto l'organico della polizia locale e la considerazione delle problematiche legate alla vita di chi abita nel cento storico, non posso avallare un cambiamento così radicale del piano economico e commerciale del nostro centro storico”.
Francesca Tizi  -  Capogruppo MoVimento 5 Stelle

EMMA PAVANELLI -  “Fughe metano pericolo per salute e ambiente: sia priorità per Governo”
“Non si può tutelare la salute senza tutelare l’ambiente in cui l’uomo vive. È per questo che abbiamo fatto della transizione ecologica una battaglia non ideologica ma necessaria e indispensabile per tutelare l’esistenza dell’essere umano. Un concetto che gli altri partiti non sembrano proprio in grado di metabolizzare rifiutandosi di abbandonare le fonti fossili e di agire per risolvere il disastro ambientale costante e silenzioso provocato dall’alto livello di emissioni di metano nell’ambiente: un gas fossile con un effetto climalterante fino a 86 volte più potente di quello della CO2. L’Italia è al primo posto per quanto riguarda gli impatti sulla salute delle centrali a gas, che coprono ancora la metà del fabbisogno elettrico del Paese. Lo studio effettuato da Legambiente nel 2022 ha rivelato che la maggiore causa di dispersione di metano è la vetustà dei nostri impianti, e in particolare la totale mancanza di manutenzione. L’assenza di una normativa nazionale che ponga rimedio a questa problematica mi ha spinto a depositare un’interrogazione urgente al Ministro dell’ambiente per chiedere interventi immediati e urgenti necessari a monitorare, controllare e manutenere gli impianti fossili con l’obiettivo di ridurre e azzerare le emissioni di metano. Abbiamo capito che l’ambiente non è una delle priorità di questo Governo. Spero che almeno lo sia la tutela della salute dei cittadini”. Così in una nota la deputata del Movimento 5 Stelle, Emma Pavanelli.

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